Toscana

STATUTO TOSCANA, MONS. PLOTTI: RISPETTEREMO SENTENZA ANCHE SE RIMANE DISSENSO

«Rispetteremo la sentenza della Corte Costituzionale senza sollevare eccezioni, anche se come vescovi non abbiamo condiviso alcune impostazioni del nuovo statuto toscano». Lo ha affermato il vescovo di Pisa monsignor Alessandro Plotti, che è presidente della Conferenza episcopale toscana (Cet), commentando la sentenza della Corte Costituzionale che ha dato il via libera allo statuto regionale della Toscana. «Non c’è niente da eccepire – ha proseguito Plotti – perché se la sentenza è questa vuol dire che il testo statutario della Toscana rispetta le indicazioni della Costituzione». «Anche se alcune delle nostre osservazioni non sono state recepite, anche se non condividiamo certe impostazioni dello statuto – ha detto ancora Plotti – come vescovi non possiamo fare una campagna contro la sentenza della Corte Costituzionale». Plotti ha tuttavia precisato che, sulla questione del riconoscimento delle coppie di fatto, «bisognerà vedere che contenuti daranno le future leggi regionali che verranno approvate in merito e che non potranno essere contro la Costituzione. Per ciò che riguarda le coppie di fatto, formate da omosessuali o da altre forme di convivenza, esse non saranno mai famiglia, perché la famiglia è fondata sul matrimonio». Plotti ha anche ricordato che «i vescovi toscani avevano chiesto una più attenta definizione nello statuto regionale per i diritti della persona, che invece è mancata». Nel corso della preparazione dello statuto toscano, la Conferenza dei vescovi toscani aveva infatti partecipato al dibattito presentando alla Regione le proprie osservazioni. (ANSA).

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