Toscana

STRAGE VIAREGGIO: DECEDUTA LA 32° VITTIMA. MARTINI: NON CI SONO PIU’ PAROLE

Sale a 32 il bilancio delle vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio del giugno scorso. E’ deceduta questa mattina alle 5.30, nella terapia intensiva del Centro Ustioni dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, Elisabeth Guadalupe Silva, 36 anni, nata in Ecuador e residente a Viareggio, in seguito alle conseguenze causate all’organismo dalle profonde ustioni riportate. La paziente, che aveva riportato profonde lesioni su quasi il 50% della superficie corporea, da quella notte era rimasta ricoverata nel Centro Ustioni di Pisa per circa tre mesi. Era stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, con il ricorso a tecniche avanzate di ricostruzione e impiego di cute omologa proveniente dalla Banca della cute di Siena. Aveva pertanto superato le fasi piu’ critiche nonostante le numerose complicanze sopraggiunte durante la degenza, tanto che il 19 settembre scorso era stata dimessa, per essere trasferita al Centro di riabilitazione dell’ospedale Versilia. Ma le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate e, il 22 ottobre scorso, e’ stata nuovamente ricoverata a Pisa, a seguito della parziale riapertura di lesioni da ustioni provocate dall’esplosione. «Non abbiamo finito di gioire per il ritorno a casa del signor Marco Piagentini, che dobbiamo tornare a piangere per l’ultima vittima della tragedia alla stazione di Viareggio, la signora Elisabeth Guadalupe Silva. Non ci sono più parole che possano esprimere il dolore della Toscana di fronte alla sofferenza protrattasi per mesi, a speranze rinate e poi cadute, fino alla notizia di stamani e al pensiero di due ragazzi di 15  e 11 anni che hanno perso definitivamente la loro mamma a pochi giorni dal Natale». Le parole del presidente della Regione Claudio Martini, commissario straordinario alla ricostruzione, esprimono amarezza e commozione alla notizia della trentaduesima vittima del rogo del giugno scorso. «Stiamo operando per dare a Viareggio e alle vittime di questa tragedia almeno un sollievo materiale. Ma ogni vita che si spegne, fra quanti sono stati colpiti da quel fuoco, ci ricorda che è soprattutto importante ricordare. Fatti analoghi non debbono ripetersi per quanto non fatto a causa di negligenze e approssimazioni; ogni responsabilità dovrà essere accertata e punita da parte della magistratura. Questo chiediamo – ha concluso Martini -, questo è l’impegno che ancora una volta ribadisco di fronte alla perdita di questa ennesima vittima».