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SUDAN, DARFUR: COLLOQUI DI PACE UFFICIALMENTE FISSATI AL 15 SETTEMBRE

Riprenderanno il 15 settembre prossimo i colloqui di pace organizzati dall’Unione Africana ad Abuja, in Nigeria, per trovare una soluzione negoziata alla crisi del Darfur, la regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di scontri e violenze che hanno causato una grave crisi umanitaria. La MISNA lo ha appreso poco fa da una nota diffusa dalla stessa Unione Africana (Ua) nella quale si precisa che i negoziati saranno incentrati sulla “spartizione dei poteri, della ricchezza e sugli accordi di Sicurezza”.

La decisione di spostare al 15 settembre i colloqui, che sarebbero dovuti riprendere oggi, è stata presa nel corso degli incontri preliminari tenuti negli ultimi tre giorni in Tanzania ed è stata accettata da tutte le parti coinvolte: governo sudanese e i due movimenti combattenti attivi in Darfur (Sla-m e Jem).

L’Unione Africana si appella, infine, “alle parti, ai mediatori e agli osservatori affinché garantiscano l’effettiva partecipazione al più alto livello al tavolo del negoziato”. La crisi in Darfur è iniziata nel febbraio del 2003, quando due gruppi di autodifesa popolare (Sla-m e il Jem, appunto) si sollevarono formalmente in armi contro il governo di Khartoum, accusato di trascurare la regione e di appoggiare le milizie di predoni arabi (Janjaweed) che da anni sconvolgono la zona nel tentativo di appropriarsi di terre e pascoli. Il conflitto ha provocato finora un numero imprecisato di vittime e circa due milioni di sfollati, inclusi 200.000 profughi riparati nel confinante Ciad.Misna