Ci ha sostenuto la nostra fede. Questo ci ha permesso di non buttarci giù, di continuare a pregare e a sperare: lo ha detto alla MISNA suor Caterina Giraudo, missionaria del movimento contemplativo Charles de Foucauld rilasciata assieme alla sua consorella suor Mariateresa Olivero, dopo 102 giorni di prigionia. I nostri rapitori ci hanno trattato bene, ci hanno procurato medicinali e cose di cui avevamo bisogno dice al telefono, la voce provata ma serena di chi ha appena superato un’esperienza difficile e non ci hanno mai mancato di rispetto. La notte del rapimento, racconta la religiosa, è accaduto tutto molto in fretta. Ci siamo ritrovate a camminare per ore con un gruppo di somali e alcuni keniani, di cui solo uno parlava un po’di inglese, ma siccome io parlo un po’ di somalo riuscivamo ad intenderci. Le due suore si dicono sicure che i rapitori volessero solo soldi, almeno questo è quello che abbiamo capito in questi mesi. La prima volta che sono state messe in contatto con le loro consorelle a Nairobi le suore si sono rese conto di non essere state dimenticate e che intorno a loro c’era un grande interesse sollevato dalle congregazioni missionarie: non ci aspettavamo questa attenzione, da parte dei mezzi di informazione, ma siamo molto, molto felici del calore e della gioia con cui siamo state accolte. È davvero toccante. Riguardo al momento del rilascio, solo poche parole: ci hanno fatto preparare, poi qualcuno ha detto che eravamo al sicuro, libere. Un’emozione indescrivibile.Misna