Toscana

Sanità Massa. Morti Noa, Rossi-Saccardi: tutto falso, quereliamo

«Siamo qui per smentire una fake news relativa alla sanità toscana e all’ospedale di Massa. La notizia secondo cui la cattiva gestione del reparto di medicina del Noa avrebbe provocato la morte di 34 persone è falsa. Lo dimostrano le conclusioni a cui sono giunti gli esperti della commissione regionale che su richiesta dell’assessorato ha lavorato su questi casi. La mortalità di quel periodo è in linea con quella degli altri anni, e anche con i dati nazionali». Il presidente Enrico Rossi reagisce con decisione alla notizia uscita nei giorni scorsi, secondo la quale le morti verificatesi tra dicembre 2017 e gennaio 2018 sarebbero dovute a una cattiva gestione del reparto di medicina del Noa, il Nuovo ospedale delle Apuane. Per questo ha convocato nel pomeriggio una conferenza stampa, assieme all’assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi e a due dei tecnici che hanno preso parte ai lavori della commissione: Fabrizio Gemmi, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ars (agenzia regionale di sanità), e Filippo Pieralli, internista dell’azienda di Careggi, coordinatore del gruppo tecnico di esperti che ha svolto l’analisi dei casi. L’azienda sanitaria Toscana nord ovest «ha già querelato chi ha diffuso questa notizia in modo strumentale, e lo faremo anche noi come Regione Toscana», annuncia il governatore. E preghiamo i media di dare spazio a questa smentita. Tutto questo, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, e fermo restando il percorso di indagini della magistratura, che doverosamente fa il suo mestiere».

Rossi ci tiene a ricordare che tra l’altro «la sanità toscana è all’avanguardia in Italia nella lotta alle infezioni ospedaliere, assieme a Emilia-Romagna e Lombardia». Infine, «voglio esprimere tutta la mia solidarietà alle persone che lavorano in quel reparto e all’improvviso si sono viste mettere sotto accusa e in cattiva luce. E anche la mia vicinanza ai familiari delle persone decedute, che saranno state turbate nell’apprendere che forse la morte del loro congiunto avrebbe potuto essere evitata». Sulla stessa linea d’onda anche l’assessore Saccardi, che sottolinea: «Saremo inflessibili nei confronti di chi getta discredito sulla Regione e sui professionisti del servizio sanitario toscano. Alla magistratura, che giustamente sta procedendo in maniera rigorosa negli accertamenti sui decessi, chiediamo lo stesso rigore nei confronti di chi ha provocato allarme pubblico ingiustificato, diffondendo notizie false e gettando disdoro sulla nostra sanità». Secondo l’indagine scientifica svolta dalla commissione, «stando a quello che abbiamo potuto valutare attraverso l’analisi delle copie delle 34 cartelle cliniche, non c’è nessun fondamento scientifico per dire che queste morti siano dovute a patologie infettive contratte in ambito ospedaliero, quindi causata da batteri multi resistenti», spiega Pieralli.