Toscana

Sanità, salgono a 102 i casi di infezione da super batterio «New Dehli»

Salgono a 102 i casi di infezione legati al super batterio New Delhi registrati negli ospedali toscani. La letalità è del 37% fra i pazienti colpiti. Lo fa sapere l’agenzia regionale di sanità della Toscana nel monitoraggio settimanale divulgato oggi. I dati sono aggiornati allo scorso 22 settembre. La percentuale di decessi sospetti, viene precisato, è paragonabile a quella causata da altri batteri resistenti agli antibiotici carbapenemici.

La Lega ha presentato per questo una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale al Diritto alla Salute Stefania Saccardi. Il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Jacopo Alberti (Lega) mette nel mirino la reattività della Regione e dell’assessore dinanzi all’emergenza del super batterio. «Le misure all’interno degli ospedali – sostiene – sono state probabilmente blande per gli operatori sanitari, visto che in quei tre mesi di silenzio i casi di contagio si sono verificati ugualmente e in numeri importanti. Ma c’è stata scorrettezza anche nei confronti dei visitatori, tenuti all’oscuro e completamente ignari di poter essere portatori di un batterio potenzialmente mortale per i propri cari».

Le misure d’emergenza, insiste, «sono state attivate solo dopo che la vicenda è arrivata sui giornali. Tutto questo- prosegue Alberti- è di una gravità assoluta. Non è solo una questione politica, è umana. Come possono, i cittadini, fidarsi di un assessore che tace loro sulla possibilità di un’epidemia così grave? Come possiamo, noi consiglieri, fidarci di ciò che viene detto in quest’aula, quando si è tenuta nascosta per tre mesi un’informazione che avrebbe potuto salvare delle vite?». Per questo, conclude, «ho deciso di presentare la mozione di sfiducia nei confronti di Saccardi, e ringrazio i colleghi che l’hanno firmata insieme a me, e che sono sicuro, condividono le mie stesse preoccupazioni».

La Regione Toscana sta portando avanti un’azione di contrasto efficace al fenomeno dei contagi da batterio «New Delhi» e l’epidemia si è rapidamente stabilizzata nell’area nord-ovest della regione. Lo ha spiegato oggi l’assessore Stefania Saccardi, durante la comunicazione al Consiglio regionale sulla diffusione del super batterio in Toscana. Saccardi ha ribadito che «i comuni cittadini non corrono nessun rischio nel nostro territorio. La Klebsiella – ha spiegato – è un batterio che vive comunemente nell’intestino dell’uomo ed è un cosiddetto patogeno opportunista, cioé un microrganismo che non infetta a meno che non siano presenti condizioni particolari, come un abbassamento delle difese immunitarie».

L’assessore ha ribadito che «non devono essere messe in atto strategie specifiche per la prevenzione dello sviluppo dei batteri se non le comuni regole igieniche della vita quotidiana e l’uso corretto degli antibiotici». Inoltre, allo stato attuale, «é impossibile stabilire una correlazione precisa tra decessi e infezioni, perché questa agisce come concausa, che interviene su condizioni cliniche già estremamente compromesse, quindi stabilire un nesso causale diretto nella maggior parte dei casi non è possibile».

La Toscana, peraltro, è una delle tre regioni in Italia ad aver attivato un proprio sistema di sorveglianza. «È stata la rete dei nostri laboratori microbiologici a rilevare la presenza di casi, nel marzo scorso, e siamo stati noi a segnalarli al ministero». In prospettiva, ha concluso Saccardi, «la diffusione dei batteri multi resistenti non è purtroppo un fenomeno che può essere arrestato in poco tempo, ma le azioni messe in atto dalla Regione Toscana sono consistenti e in linea con le migliori evidenze».