Toscana

Sanità: tanti disavanzi bilanci Asl. Marroni: la Regione ripiana le perdite

Bilanci Asl ancora all’attenzione dell’Aula di palazzo Panciatichi, con l’interrogazione dei consiglieri Giovanni Donzelli (FdI), Paolo Marcheschi (FdI) e Marina Staccioli (Gruppo misto), cui ha risposto l’assessore Luigi Marroni. «Nei bilanci delle Asl toscane continuano ad emergere disavanzi e manomissioni dei bilanci stessi al fine di occultare le perdite – questa la premessa dell’interrogazione –; disavanzi e/o manomissioni sarebbero emerse non solo a Massa, ma anche a Siena e Pistoia».

I consiglieri ripercorrono vicende relative a esposti alla Procura, a rapporti di lavoro e carriere di singoli, a concorsi banditi e annullati, per arrivare a porre i loro quesiti. In particolare gli interroganti hanno chiesto se e in che occasione, negli ultimi dieci anni, la Regione Toscana ha finanziato le Asl; se i deficit reali di bilancio sono stati presenti solo nelle Asl di Massa, Siena e Pistoia. E ancora, l’interrogazione chiede chiarimenti riguardo a vicende e rapporti legati a Tommaso Grazioso, ex dirigente del Bilancio della Asl di Siena, ed a Marco Magrini, consulente fiscale; domanda se chi ha operato nelle Aziende di Massa, Siena e Pistoia, «al fine di occultare le perdite di bilancio, abbia agito singolarmente per scopi personali, slegati tra le varie aziende e senza ricevere alcuna direttiva o pressione per agire in questa direzione».

Con documentazione alla mano, l’assessore Marroni ha ricordato le delibere con cui la Regione Toscana, dal 2001, ha coperto le perdite delle Asl, per poi soffermarsi sui deficit di bilancio e quindi sul ripiano debiti, rimandando ai rapporti sulle aziende e agli atti specifici allegati. L’assessore ha quindi ricordato di aver già informato l’aula nel febbraio scorso sulla vicenda Grazioso, sui suoi rapporti professionali con l’Asl di Siena e sulle anomalie del bilancio della stessa azienda, «con partite anomale messe a pulito». 

«La sua risposta – ha esordito Giovanni Donzelli (FdI) – non ha chiarito una serie di questioni, dal concorso bandito e annullato senza alcun riferimento alle norme nazionali, a chi è infedele nella Asl e svolge ancora incarico come perito nell’azienda sanitaria di Massa». «Non essere chiari e non rispondere alle domande vuol dire che c’è una regia occulta e questo spaventa ancora di più i cittadini toscani – ha concluso Donzelli –. Sono seriamente preoccupato».

«Ritengo di aver risposto in maniera esauriente – è stata la replica di Marroni – le questioni così poste dal consigliere Donzelli sono ai limiti della calunnia e della diffamazione». Un comportamento, ha aggiunto, che «non è dignitoso nei confronti di un assessore di questa Giunta».