Toscana

Sanità toscana: Mugnai (Pdl), dal Parlamento accuse alla Regione

«Aggiustamento sistematico dei bilanci», «gestione politica del Fondo sanitario regionale», ombre sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali, Aziende sanitarie «divenute in alcuni casi centrali di creazione del consenso», ottica in cui si inquadra «l’ostinazione con cui gli attuali amministratori regionali hanno inventato e poi sostenuto le Società della Salute».

Sono queste alcune delle precise accuse che la Commissione parlamentare d’inchiesta esprime – in particolare sui disavanzi sanitari regionali – nella sua relazione conclusiva. A sottolineare la questione è il vicepresidente della Commissione regionale sanità Stefano Mugnai (Pdl). «Non possiamo non registrare – osserva – che in parlamento si è giunti alle medesime conclusioni che il Pdl porta avanti da tempo e che sono nostre battaglie storiche. Sulla Asl 1 di Massa Carrara come sulle Società della Salute e sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali della Toscana, tutto concorre a configurare un sistema in cui con la sanità, che assorbe i tre quarti abbondanti del bilancio regionale, qui non si fa solo erogazione di servizi ma anche gestione, consolidamento e incremento del consenso politico. Un toscano ogni 72 è direttamente impiegato in sanità. Poi c’è tutto l’indotto. Poi ci sono le posizioni apicali, dirigenti, primari, funzionari e chi più ne ha più ne accomodi, in una determinazione seriale a creare poltrone e strapuntini per attribuire sempre nuove poltrone».

«Oggi la sanità toscana – conclude Mugnai – rischia di soffocare sotto il peso del proprio apparato, ma il governatore non recede: si impongono nuovi ticket ai pazienti, evitando accuratamente di sburocratizzare. Anche la chiusura dell’infausto esperimento delle Società della Salute, ad oggi è null’altro che un annuncio. Parole. A quando i fatti?»