Toscana

Sanità. Comune Prato firma convenzione per distretto San Paolo

Il precedente distretto, grande circa 500 metri quadri, era stato chiuso nel 2014 per alcuni problemi strutturali. Quello nuovo si svilupperà su 1.500 metri e avrà molte funzioni in più: oltre al distretto, nel nuovo edificio troveranno uno spazio il dipartimento salute mentale, il centro salute donna, ambulatori medici di medicina generale e specialistici, la guardia medica, i servizi per gli utenti, il centro informazioni, il centro di prenotazione (Cup), il punto prelievi, gli uffici amministrativi. Il costo dell’opera viene stimato in 3,3 milioni, ma potrebbe variare in relazione al cambiamento delle condizioni di mercato.

Con la convenzione, palazzo Comunale si impegna ad anticipare le spese, che verranno successivamente rimborsate da parte dell’Asl.

L’azienda sanitaria, in questo modo, a lavori ultimati riscatterà l’edificio e il terreno, attualmente di proprietà dell’amministrazione cittadina. «A fronte della chiusura del distretto- ricorda il sindaco di Prato, Matteo Biffoni-, ci prendemmo l’impegno con i residenti a pensare a una soluzione nuova e alternativa, che servisse davvero nell’ottica della ricostruzione dell’offerta sanitaria cittadina». Quello che sorgerà, aggiunge, «sarà un primo importante presidio della salute che aiuterà anche il pronto soccorso ad essere sgravato dagli interventi meno importanti».

La posizione scelta, in via Toscanini,  è strategica: si troverà a 2,5 chilometri dall’ospedale Santo Stefano e a poco più di due chilometri dall’ex nosocomio Misericordia e Dolce, dove oggi trovano posto le cure intermedie. Entro sei mesi il progetto dovrebbe arrivare in conferenza dei servizi. Dopodiché, l’amministrazione comunale vorrebbe arrivare alla fine del mandato, a giugno 2019, con la gara già espletata e il cantiere pronto per l’inizio dei lavori. «Ci siamo messi all’opera. Prima ancora di arrivare a questa soluzione facemmo un avviso pubblico per individuare una sede alternativa, ma non trovammo nessun immobile adeguato- ricorda l’assessore alla Salute, Luigi Biancalani -. I sevizi di San Paolo sono stati mantenuti, ma spalmati sul territorio. Ora con una costruzione ex novo verrà creato un polo adeguato alle richieste del territorio».

Il direttore della Sds, Michele Mezzacappa, preannuncia che il distretto «potrebbe diventare anche una casa della salute, a condizione di trovare un accordo coi medici di medicina generale».