Toscana

Sanità. In Toscana tac e risonanze anche la sera e il sabato

La ribattezzata «gestione operativa» dei tempi d’attesa per le prestazioni diagnostiche in sanità entra nel vivo con l’accordo firmato, oggi, a palazzo Strozzi Sacrati fra la Regione Toscana, i sindacati dei dirigenti medici e le organizzazioni della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa. Le novità verranno attivate solo in quelle situazioni che registrano delle particolari criticità. «È un atto molto importante, che va inserito accanto alle delibere che prevedono la gestione operativa delle sale operatorie e anche di tutti gli ambulatori – spiega il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi -. Sentiamo il bisogno di ricostruire un clima positivo di dialogo e di confronto. Bisogna parlare e individuare coi sindacati le prospettive che vogliamo delineare per la sanità toscana». La finalità generale, del resto, corrisponde a una precisa scelta politica della Regione: «Riteniamo prioritaria la necessità di rilanciare la sanità pubblica», scandisce il governatore.

Il cuore di questo accordo che dà attuazione alle delibere già adottate dalla Giunta prevede l’acquisto di prestazioni aggiuntive: «Vorremmo vedere gli ospedali e gli ambulatori lavorare anche il pomeriggio e il sabato, quando questo fosse necessario – sostiene Rossi -. I finanziamenti si possono trovare. D’altronde, la revisione della spesa farmaceutica sta dando risultati importanti». L’intesa sancisce anche i criteri per la remunerazione dell’attività aggiuntiva a beneficio dei professionisti: andranno 25 euro per visita (con un limite di tre visite l’ora), 30 euro per le ecografie e le mammografie cliniche (anche qui con un massimo di tre prestazioni l’ora), 37,5 euro per ogni endoscopia (con un limite di due l’ora). Per le tac e le risonanze, invece, la remunerazione avverrà con una tariffa massima di 720 euro a pacchetto: 360 euro per i medici, gli altri 360 per i tecnici e gli infermieri. Le aziende sanitarie presenteranno il progetto di dettaglio per quantificare i costi alla direzione regionale diritti di cittadinanza e coesione sociale, che sovrintendente l’assessorato al Diritto alla Salute. Un periodico monitoraggio, inoltre, garantirà una verifica dell’efficacia e degli esiti di questo patto suggellato