Toscana

Se il mare si mangia la spiaggia

di Ennio CicaliSpiagge a rischio in Toscana: il mare in circa venti anni si è «mangiato» ben 214 mila metri quadri di costa a causa della progressiva erosione. Un fenomeno che ha ripercussioni negative non solo sull’ambiente e il paesaggio, ma anche per l’economia e il turismo – quello balneare è una delle voci più importanti dell’offerta turistica regionale. L’erosione non risparmia nessun angolo della costa toscana, da Grosseto a Massa Carrara.

Una situazione drammatica destinata a peggiorare nel tempo se non si attuano interventi importanti in tempi brevi. Per questo il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un programma generale che prevede stanziamenti per 250 milioni di euro, poco meno di 500 miliardi delle vecchie lire, da realizzare con il concorso dell’Unione europea, dello Stato, di enti locali e privati. Unanimi poi tutti i consiglieri nell’approvazione di un ordine del giorno che impegna la Giunta a promuovere tutte le iniziative necessarie per trovare fondi statali.

Un primo stanziamento di 109 milioni 582 mila 379 euro è già stato approvato per il triennio 2003-2005. Sono previsti 3 milioni108 mila euro per la progettazione degli interventi contro l’erosione; 92.916.228,62 euro per la realizzazione degli interventi; 4.792.041,48 euro per monitoraggio, gestione ed eventuali necessità impreviste; 7.694.000 euro per la formazione del piano di gestione integrata; 1.087.000 euro per la misurazione del trasporto solido fluviale.Il progetto complessivo prevede anche interventi per la messa in sicurezza delle coste alte, per contrastare la risalita della salsedine alla foce di un fiume e i fenomeni di abbassamento del terreno nelle pianure costiere.

Il provvedimento, approvato da tutti i consiglieri regionali, si propone due obiettivi, precisati da Sirio Bussolotti (Democratici di sinistra) presidente della Commissione territorio e ambiente: da un lato il raggiungimento di un quadro conoscitivo omogeneo e approfondito, dall’altro la progettazione e realizzazione degli interventi urgenti in tempi rapidi.

Giudizi positivi anche dal centro-destra. «La costa merita una strategia organica a tutto campo, che sappia promuovere le giuste sinergie con gli enti locali e il governo», ha commentato il vice presidente della commissione Franco Banchi (Cristiani democratici uniti). Per Maurizio Dinelli, di Forza Italia, «bisogna evitare di far dipendere la difesa della costa dagli interessi localistici e dalle appartenenze politiche, come spesso è avvenuto in passato».

Erasmo De Angelis ha espresso la soddisfazione della Margherita per lo stanziamento, che fa fronte a «una delle grandi emergenze della Toscana l’erosione, spesso prodotta dalla mano dell’uomo». Per Anna Annunziata (Democratici di sinistra) «la Regione Toscana ha promosso per la prima volta un intervento organico per tutta la costa, ora è giusto che anche il governo faccia la sua parte».

La schedaLa costa continentale toscana si estende, in totale, per circa 400 chilometri. Le spiagge basse coprono quasi la metà del litorale: 191 chilometri. Il 35% delle spiagge, pari a 67 chilometri è soggetto a erosione.

Il fatto che il restante 65% della costa sia in avanzamento non deve trarre in inganno: quando la linea di riva avanza, si acquista qualche centimetro l’anno, quando arretra il mare si «mangia» dei metri. Al dato, già allarmante, si devono aggiungere altri 6 chilometri di costa, un tempo sabbiosi, ora protetti da scogliere a ridosso di centri abitati e vie di comunicazione. Complessivamente, secondo gli ultimi studi, in Toscana l’erosione ha portato ad una perdita di circa 214 mila metri quadrati di costa continentale in vent’anni.

Riguardo all’isola d’Elba, degli 8.859 metri di litorale, ben 6.870 risultano in erosione (78%), anche se con arretramenti complessivamente modesti.

Non sempre i rilievi si riferiscono a studi recenti; per alcuni tratti, gli ultimi dati sono relativi alla prima metà degli anni ’80. In molti casi, lo spostamento della linea di riva è compreso entro i 5 metri (in un arco di tempo variabile a seconda dei tratti): un valore dello stesso ordine di grandezza del margine di errore previsto per i rilievi e i confronti tra i dati.