Toscana

Sesto Fiorentino, Gabriele Toccafondi candidato sindaco per Italia Viva

La giunta Falchi ha deluso su tutta la linea – spiega Toccafondi – è la nostra convinzione da sempre. Purtroppo all’ultima curva abbiamo visto sfilarsi il nostro principale alleato che ha deciso di rimangiarsi quanto aveva detto e scritto in cinque anni di dura opposizione al governo populista di Sesto”.Per le elezioni del 3 e 4 ottobre Italia Viva propone un programma riformista per dare un nuovo impulso a un territorio da tempo condannato all’immobilismo.“Asili nidi gratuiti, un fisco più giusto e meno oppressivo, una Ztl più ragionevole e misure per attrarre il turismo sono alcuni dei nostri punti fermi – sottolinea Toccafondi -. Siamo la Sesto che dice Sì e che vuole ripartire spezzando le catene dei niet e dei non si può”.Nuovo aeroporto e una vera politica di smaltimento dei rifiuti sono le due sfide a cui non sarà più possibile sottrarsi.“Col nuovo scalo di Peretola libereremo finalmente i cieli del nostro comune e ci saranno le condizioni per creare posti di lavoro e nuove opportunità – prosegue Toccafondi -. Per quanto riguarda i rifiuti diciamo che non è più tollerabile ospitare discariche. Certo non possiamo chiedere la soluzione a chi, in cinque anni, non è stato in grado di garantire neppure un regolare svuotamento dei cestini pubblici!”.Italia Viva non nasconde il rammarico per questa corsa solitaria.“Purtroppo il Pd è stato folgorato da Lorenzo Falchi, una sorta di Conte della Piana, e ha deciso di buttare al macero l’alleanza riformista che ha portato all’elezione di Eugenio Giani, gli appelli all’unita riformista del segretario Letta (valgono solo per il collegio di Siena?) e soprattutto i cinque anni di opposizione in consiglio comunale – attacca Toccafondi -. È evidente a tutti che si tratta di un matrimonio di interesse che porta in dote una sola cosa: poltrone. Noi vogliamo dare voce alla Sesto che dice sì e che in questi anni è stata silenziata da un’amministrazione giudicata negativamente da tutto il centrosinistra. Sarà una battaglia dura e per questo ci sarà bisogno di uomini liberi e persone coraggiose e soprattutto disinteressate: la politica fatta di ideali non è per tutti, come i sestesi hanno potuto vedere anche in questa occasione”.