Toscana

Shalom, delegazione in partenza per il Burkina. Tanti i progetti di cooperazione

Dal 5 al 15 gennaio una nutrita delegazione del Movimento Shalom sarà in Burkina Faso. 19 i partecipanti: don Andrea Cristiani (fondatore di Shalom), mons. Roberto Rodriguez (presidente onorario di Shalom e vescovo emerito in Argentina), Michele Carpinelli (avvocato di Roma), Massimo Toschi (Regione Toscana), Andrea Gozzini (responsabile progetto acqua, San Miniato), Stefano Piementese (agronomo fiorentino), Valter Ulivieri (agronomo di Piombino), Luciano Campinoti (tecnico pozzaio di San Miniato), Maria e Enrico Spinelli (volontari Shalom di Prato), Rossana e Massimo Calamai (volontari Shalom Prato), Gabriella Betti (sostenitrice adozioni a distanza di Nuoro), Maria Fantacci (sostenitrice adozioni a distanza di Firenze), Piero Selmi (tecnico di Fucecchio), Lia Burgalassi (consigliere di Unicoop Tirreno), Luisa Piemontese e Mattia Liuzzo (volontari di Pistoia).

In questo anno il viaggio acquista un significato particolare perché rappresenta in pieno il senso del Giubileo della Misericordia: un pellegrinaggio verso le periferie del mondo attraverso la «porta santa» che conduce agli ultimi.

Molti i progetti che verranno visitati. In primis l’università Ips di Ouagadougou della quale verrà insediato il nuovo comitato scientifico di cui farà parte anche il vescovo Rodriguez che dovrà presto ottenere il riconoscimento della laurea non solo valida per il Burkina, ma anche in tutti i paesi dell’africa occidentale; questa università è un’eccellenza per l’africa e rappresenta il progetto più ambizioso del Movimento. Ci saranno anche molti incontri istituzionali: con il nuovo Nunzio apostolico, con la Conferenza episcopale del Burkina e con il ministro della salute con il quale Massimo Toschi stà progettando di poter trovare un accordo per sperimentare nuove cure per la malaria.

Sarà perforato il pozzo dalla settima trivella Shalom presso il centro in costruzione a Koupela dove ci sarà il panificio e la scuola materna cofinanziati dalla Fondazione il cuore si scioglie e Unicoop Firenze. Non mancherà l’incontro con i 40 ragazzi di strada del centro «casa famiglia» arricchito quest’anno dal laboratorio per la produzione del pane che va ad aggiungersi al saponificio, al calzaturificio e alla sartoria ( progetto questo sostenuto da Italsilva). Inoltre presso il centro Marco Sardelli di Fada’ Ngourma sarà posta la prima pietra per la foresteria che ospiterà i volontari per la formazione dei ragazzi del vicino carcere minorile. È prevista anche la visita alla casa famiglia per orfani a Nouna e tutti i microprogetti della zona. Poi naturalmente la visita all’oleificio del progetto Jatropha e alle piantagioni dei fagiolini che presto saranno nei nostri supermercati, l’incontro con i bambini sostenuti a distanza ( in 20 anni più di 18.000 bambini hanno potuto studiare, essere curati e avere un adeguata alimentazione) vero strumento di sviluppo che garantisce la formazione nel proprio paese. È ancora in forse la visita al progetto «Matteo» a Gorom Gorom (realizzato insieme a Unicoop Tirreno), al confine con il Mali, proprio per problemi di sicurezza legati all’instabilità del confine.

Al rientro il vescovo Rodriguez sarà in udienza privata da papa Francesco al quale riferirà anche dell’impegno di Shalom in africa e della situazione del Burkina Faso.