Toscana

Sicurezza. Salvini: 112 numero unico con sede a Firenze raggiungerà 70% italiani

«È una giornata importante. Entro il 2020 il 70% della popolazione italiana sarà raggiunto da questo servizio che salverà vite, consentirà la geolocalizzazione in caso di impossibilità di parlare e di individuare la provenienza esatta» di una telefonata. Questo significa poter intervenire «in caso di violenze, di aggressioni e di impossibilità di comunicare verbalmente». Lo ha detto ieri il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, firmando in prefettura a Firenze l’intesa con la Toscana e le istituzioni locali per l’attivazione del numero unico europeo per le emergenze, il 112. L’accordo prevede sinergie anche con Umbria e Marche ed è sostenuto da un investimento di 20 milioni del Viminale e di 3,5 milioni per l’adeguamento della centrale regionale delle emergenze. «Il tempo medio di risposta sarà di sei secondi, qualcosa di assolutamente fulmineo ed efficiente- aggiunge il vicepresidente del Consiglio-. La maggior parte delle telefonate ai numeri delle emergenze è inappropriata. E quindi sono chiamate queste che non necessiteranno di essere inoltrate. Blocchiamo così alla radice la perdita di tempo». Pertanto, gli altri centralini «saranno liberati da un peso. Entro un anno contiamo di coprire i tre quarti della popolazione. Il numero unico contribuirà a salvare vite».

«La firma di questo protocollo è un passo avanti molto importante verso l’attivazione del 112, il Numero unico europeo per tutte le emergenze. È un percorso iniziato molto tempo fa, e come Regione Toscana abbiamo già fatto un partenariato con Umbria e Marche, per un reciproca sostituzione in caso di problemi. In Toscana il 118 esprime risultati tra i migliori», ha detto l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, commentando l’intesa. «Il Nue 112 avrà una serie di vantaggi importanti per la cittadinanza- aggiunge Saccardi- mettiamo in rete quattro numeri: 118, 112, 113, 115, attraverso una centrale unica di risposta che ha sede a Firenze al Palagi, dove ora è collocata la centrale del 118, che ha tutte le caratteristiche necessarie per funzionare come centrale unica di risposta del 112». Da parte della Regione, ricorda, «c’è stato un investimento di 3,5 milioni per l’adeguamento tecnologico. Il sistema consentirà una prima scrematura delle chiamate, che poi saranno indirizzate verso l’intervento utile. Dove il Nue 112 è già stato attuato, ha dato buoni risultati. Qui in Toscana l’attuazione definitiva sarà a marzo 2020, noi abbiamo già adottato tutte le delibere necessarie».