Toscana

Siena, tante liste, ma senza i Cinque Stelle

Nove candidati a sindaco (ma potevano essere dieci), ben 18 liste presentate e 583 candidati al Consiglio comunale con l’assenza del Movimento 5 Stelle. Sono questi i numeri delle prossime elezioni amministrative a Siena.

Archiviato il voto nazionale del 4 marzo, la città del Palio sarà chiamata a eleggere il proprio sindaco con l’attuale primo cittadino Bruno Valentini (Pd) ancora in corsa per un secondo mandato. Tante liste civiche e un centrosinistra più che spacchettato aiutano il centrodestra che spera di ribaltare i 74 anni di governo della sinistra. Per la coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Voltiamo pagina) è candidato l’avvocato Luigi De Mossi, per il centrosinistra (In campo e Partito democratico) Bruno Valentini, David Luciano Chiti per la lista Siena d.o.c. e vicino all’ex primo cittadino Francesco Ceccuzzi, Pierluigi Piccini un altro ex sindaco (area Ds) per la lista Per Siena, Alessandro Vigni che corre per Sinistra per Siena e Potere al popolo, Massimo Sportelli per una coalizione di liste (Nero su bianco, S.p.q.s., Siena aperta, Sena civitas, La Martinella 1884), Nadia Maggi per Siena alla fonte, Sergio Fucito per Casapound e Alessandro Pinciani per Pensare confrontarsi difendersi.

Sette nomi per un posto al sempre più probabile ballotaggio. La coalizione di centrosinistra viene da un primo posto alle politiche. In quella circostanza Pd e alleati riuscirono, nonostante il calo dei consensi sul piano nazionale, a far registrare quasi un 40%. Quei voti, però, dovrebbero essere distribuiti tra almeno quattro candidati. Il centrodestra, invece, è forte di quello storico 31,5% ottenuto il 4 marzo e per la prima volta sogna di strappare al centrosinistra il Palazzo Pubblico.

Assente il Movimento 5 Stelle di Siena, dato che le candidature non sono state validate dal partito e non è stato concesso l’utilizzo del simbolo. La formazione senese denuncia di non aver ricevuto alcuna comunicazione da Roma sulla documentazione presentata nei tempi previsti per le candidature. Eppure i grillini, già presenti in consiglio comunale, avevano preso circa il 20% alle scorse politiche. Adesso ci si chiede che fine faranno quei consensi. Il partito locale aveva individuato come candidato a sindaco l’architetto Luca Furiozzi, storico attivista 5 stelle e già candidato alle regionali 2015. Il decimo candidato appunto, così come dieci sono le contrade che si sfidano sul tufo nel Palio di luglio e in quello di agosto.