Toscana

Sospeso il sacerdote accusato di violenza su una bambina. La Diocesi di Firenze: “fatti intollerabili e sconvolgenti”

L’episodio è accaduto lunedì scorso intorno alle 22,30 a Calenzano, tra Prato e Firenze: a denunciare il fatto un residente della zona che, dopo aver fatto uscire la bambina dall’auto, ha avvisato le forze dell’ordine. Il sacerdote, sempre secondo il racconto della persona che lo ha denunciato, avrebbe reagito piangendo in silenzio. Sul posto anche sono intervenuti sanitari del 118: per la bambina, seguita da tempo dai servizi sociali, è stato disposto un sostegno psicologico. L’inchiesta è seguita dalla procura pratese: durante l’interrogatorio al procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi lo stesso Glaentzer, accusato di violenza sessuale aggravata, avrebbe detto che altre volte si era incontrato con quella bambina.

“Appresa la notizia dei gravissimi fatti contestati – si legge nella nota della Diocesi – l’Arcivescovo, card. Giuseppe Betori, innanzi tutto, afferma la piena fiducia nell’operato degli inquirenti e della magistratura. L’Arcivescovo e con lui tutto il presbiterio diocesano colpiti e addolorati esprimono sentita vicinanza alla bambina e alla sua famiglia”. La nota precisa anche che “alla diocesi di Firenze non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti; altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito. I fatti, così come contestati, già di per sé gravissimi, qualora fossero confermati dalle indagini per le quali ci si affida agli inquirenti, sono resi ancora più intollerabili e sconvolgenti in quanto attribuiti ad un sacerdote e sono causa di profondo dolore per le vittime e ferita aperta per l’intera comunità”.

“Nel deprecare ripugnanti comportamenti – conclude il comunicato – la diocesi ribadisce il dovere della ricerca della verità, l’attenzione e la cura per le vittime, l’impegno ad evitare ogni possibilità di reiterazione dei reati, la salvaguardia delle comunità, la fiducia nel clero, la certezza che il Signore non abbandona la sua Chiesa”.