Toscana

Stadio Franchi Firenze, domani campagna contro Fifa per condizione lavoratori Mondiali Qatar

Nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti ed infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, sono ridotti in condizioni di schiavitù e lavorano con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra. Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, insieme alla Bwi ed alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell’edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar.

E all’interno di questa campagna, domani giovedì 23 aprile, dalle ore 18,30 alle 20,30 davanti allo stadio Artemio Franchi di Firenze (incrocio viale Fanti-viale Paoli davanti a viale dei Mille), in occasione della partita di ritorno dei quarti di finale di Europa League fra Fiorentina e Dinamo Kiev, isindacati del settore edile Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Toscana organizzano un volantinaggio per denunciare le gravi condizioni in cui versano questi operai. L’iniziativa di Firenze si svolgerà in contemporanea con una analoga allo stadio San Paolo di Napoli, in occasione della partita di Europa League Napoli-Wolfsburg. 

I sindacati qualche giorno fa, dopo un presidio sotto la sede, sono stati ricevuti dalla Figc che ha preso l’impegno di “studiare tempi e modalità per rappresentare queste problematiche nei confronti della Fifa e in tutte le sedi opportune”. Non solo: Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, con una lettera, hanno chiesto di sostenere la campagna al premier Renzi e dei ministri Franceschini e Gentiloni: “L’Italia non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport in una delle più grandi stragi di innocenti della storia”. La campagna di sensibilizzazione (hashtag #UnCalcioAllaSchiavitù e #RedCardForFIFA) è anche sui social network.