Toscana

Strade. Unica alternativa a viadotto E45 è prendere autostrada. Appello dei sindaci al governo

La strada è chiusa in entrambe le direzioni tra gli svincoli tra Canili e Valsavignone, tra le provincie di Arezzo e Forlì.

«Non essendo presente una viabilità locale nel tratto di valico interdetto, la viabilità alternativa per le lunghe percorrenze sulla direttrice Orte-Cesena è costituita dalle autostrade A1 Roma-Firenze-Bologna e A14 Ancona-Cesena», scrive Anas informando i viaggiatori. In alternativa, si può uscire allo uscire allo svincolo di Umbertide/Gubbio e proseguire verso Fano. Oppure, per chi proviene da Orte può arrivare a Terni per poi proseguire sulla SS3 Flaminia. «I percorsi alternativi sono stati individuati di concerto con tutti gli Enti competenti riuniti presso la prefettura di Arezzo. È inoltre in corso il monitoraggio del traffico al fine di valutare possibili integrazioni», continua Anas. Il motivo? Garantire la sicurezza degli automobilisti.

Sequestrare e chiudere al traffico il viadotto Puleto che collega Toscana e Emilia-Romagna, «spezza a metà l’intero traffico viario dell’Italia». È la decisione che vogliono risolvere con urgenza, incontrando con urgenza il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, i sindaci dell’Unione dei Comuni Valle del Savio. «La situazione che si viene a creare ci desta fortissima preoccupazione per il fatto che la totale interdizione al traffico sulla E45 non trova in quel tratto una viabilità alternativa, perché la strada provinciale parallela non è più agibile», scrivono in una lettera inviata al Governo i sindaci di Cesena, Bagno di Romagna, Verghereto, Sarsina e Mercato Saraceno. Una decisione che, interrompendo la viabilità tra Emilia-Romagna e Toscana, crea «gravissimi danni di natura economica e sociale, con prevedibili e gravi disagi per i nostri territori e paesi, che si troveranno a subire il deflusso di migliaia di veicoli costretti a trovare vie secondarie per le strade dell’Appennino», spiegano i sindaci.

Per questo gli amministratori chiedono a Conte e Toninelli di «attivarsi con ogni sforzo e con tutti gli strumenti possibili al fine di attuare le migliori soluzioni» oltre che a «incontrarsi in modo urgente». In ogni caso, ai sindaci «in quanto rappresentanti della comunità quello che più interessa è la sicurezza dei nostri concittadini e delle persone e se il provvedimento è indispensabile a garantire il bene primario dell’incolumità, ne sosteniamo l’adozione», scrivono in apertura della lettera.

«La notizia del sequestro e della chiusura del viadotto Puleto sulla E45 è preoccupante, prima di tutto perché è il segnale che l’arteria necessita di interventi di manutenzione non più rinviabili per la sicurezza di chi, quotidianamente, percorre questo asse viario, uno dei più importanti del nostro Paese». Lo afferma l’assessore alle Infrastrutture della Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che aggiunge: «Ma preoccupa anche perché se non vengono messi in atto interventi immediati si rischia l’isolamento di tutta la Valtiberina, con grave danno per i residenti e per i molti utenti di questa infrastruttura che rappresenta un’alternativa all’Autostrada del Sole lungo la dorsale nord-sud». La decisione della Procura di Arezzo allarma l’assessore. Il viadotto si trova nei dintorni di Valsavignone, in provincia di Arezzo, al confine fra Toscana e Romagna. «Occorrono interventi urgenti di Anas- sottolinea Ceccarelli, in una nota- che consentano almeno la parziale riapertura della E45». In più, «come sosteniamo da anni, è necessario che Anas si faccia carico della riqualificazione della vecchia Statale 3bis della Valtiberina, che diventa un’imprescindibile alternativa nei casi in cui la E 45 venga chiusa al traffico, come richiesto dalla Regione nell’ambito del progetto di riqualificazione e messa in sicurezza della stessa E 45, finanziato dal precedente Governo».