Toscana

TASSE: TOSCANA; NO AUMENTO BENZINA, POSSIBILE RITOCCO IRAP

Aumento del bollo auto del 10%, ipotesi di un possibile ritocco sull’ Irap, ma no all’aumento di 2,58 centesimi per litro di benzina. E’ il risultato dell’ incontro che il Governo regionale ha avuto con le parti sociali sulla manovra di bilancio 2007. “Esce di scena – spiega una nota della Regione – l’imposta sulla benzina e al suo posto arriva l’ ipotesi di un possibile ritocco sull’imposta regionale sulle attività produttive. La consistenza della manovra regionale, comunque, non cambierà: 230 milioni di euro. Il 60% verrà recuperato sul fronte delle spese e del rigore, il 40% su quello delle entrate”.

Questi gli interventi previsti dalla manovra regionale per il 2007.

IRAP – L’aliquota base dell’imposta regionale sulle attività produttive è oggi il 4,25 per cento: dal 2003 alle Regioni era stato imposto un blocco su qualsiasi tipo di aumento. La Finanziaria 2007 ha tolto questo vincolo, permettendo un ritocco al massimo di un punto percentuale: dal 4,25 al 5,25 per cento. L’ intervento dovrebbe essere selettivo e differenziato per settori. Dovrebbero essere interessati quello immobiliare, l’intermediazione finanziaria. L’obiettivo è quello di recuperare 30-32 milioni di euro, le stesse risorse che sarebbero arrivate dall’imposta regionale sulla benzina.

BOLLO AUTO – Il tavolo di concertazione ha dato il via libera all’aumento del 10% sulle tasse automobilistiche. Il bollo auto non aumentava dal 1996 in Toscana. La stima è di recuperare dall’aumento delle tasse automobilistiche altri 30-32 milioni di euro. Naturalmente le nuove disposizioni regionali si dovranno armonizzare con quanto previsto dalla Finanziaria, che ha proposto un’esenzione per cinque anni sulle nuove auto Euro 4 ed un superbollo per i Suv. L’operazione, a costo zero, non influirà comunque sulle entrate complessive e nel caso comunque di gettito regionale inferiore il governo si è impegnato comunque a coprire il disavanzo.

ADDIZIONALE IRPEF – Nel ventaglio di ipotesi più vasto che arriva dalla Finanziaria 2007 c’é anche la possibilità, offerta alle Regioni, di intervenire sull’addizionale Irpef. La Toscana, fin dall’istituzione dell’imposta, ha sempre applicato l’aliquota minima: lo 0,90%. Già prima del blocco, ora tolto dalla nuova Finanziaria, numerose Regioni l’avevano ritoccato. La possibilità offerta alle Regioni è di un aumento fino ad un massimo dello 0,5%. Ma in Toscana la giunta esclude qualsiasi ritocco. Sulle aliquote Irpef, con una rimodulazione degli scaglioni, è già intervenuto il governo. Sulle addizionali Irpef è poi probabile che intervengano anche i Comuni. L’obiettivo che la giunta si è posto è quelle di una manovra equa, che eviti che tutti intervengano sugli stessi tributi, ed anche per questo è stato deciso l’istituzione di un tavolo di coordinamento tra la Regione e tutti gli enti locali toscani.

IMPOSTA SULLA BENZINA – La proposta di un’accisa di 2,58 centesimi di euro ogni litro di benzina (i diesel sono esclusi, perché le Regioni non hanno compartecipazioni) avrebbe significato un aumento, per le famiglie toscane, tra i 2 e i 4,5 euro al mese. Così aveva calcolato l’Irpet, nelle settimane scorse. L’accisa sulla benzina ora esce di scena, anche se la Finanziaria la rende obbligatoria per tutte quelle Regioni che sforeranno il patto di stabilità interno.

MACCHINA REGIONALE PIU’ SNELLA, UNA PROPOSTA ENTRO 6 MESI – Nel corso della riunione con le parti sociali ed economiche si é affrontato il tema dello snellimento della macchina regionale: risparmi ed ottimizzazione delle risorse che, una volta a regime tutte le azioni decise, si dovranno tradurre in un risparmio non inferiore ai 65 milioni di euro. La giunta si é impegnata a presentare al riguardo una proposta al consiglio regionale entro sei mesi.

I tre assi di lavoro definiti sono i seguenti:

RIDUZIONE DELLE SPESE DI FINANZIAMENTO, senza abbassare i livelli di efficienza delle prestazioni. Sono stati indicati interventi sul sistema degli enti regionali (così come iniziato con Rea e Firenze Fiere); sulla riorganizzazione dell’attività amministrativa (es. uffici unici per funzioni identiche, ecc); la vita della Regione stessa (dalle spese per affitti, consulenze, utenze, personale);

MODERNIZZAZIONE DEL MODELLO ISTITUZIONALE TOSCANO, per essere più efficienti. Basti pensare al tema della sanità, dove è necessario mettere mano alla fase due del processo di riorganizzazione; alla gestione dei servizi pubblici locali (superamento del localismo e della microdimensione); fino alla costruzione di più forti logiche di sistema nei grandi servizi infrastrutturali (porti, aeroporti, interporti, promozione turisstica, formazione, servizi alle imprese);

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, LEGISLATIVA E ORGANIZZATIVA. Occorre fare passi in avanti significativi per famiglie e imprese, partendo dai casi più evidenti e emblematici (quanto tempo occorre per aprire un’impresa); al superamento di ogni sovrapposizione fino allo sviluppo dell’attività di e-government ed e-procurement (servizi ed acquisti on line). (ANSA).