Toscana

TERRA SANTA: APPELLO DI SABBAH A ISRAELIANI E PALESTINESI

«Palestinesi e Isrealiani, purificatevi e mettete fine al conflitto». È l’appello lanciato domenica 19 maggio, giorno di Pentecoste, dal Patriarca di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, ai leader palestinesi ed israeliani. «Vogliamo giustizia e pace – ha detto il patriarca durante l’omelia alla chiesa della ‘Dormizione’ a Gerusalemme – ed è con Dio che bisogna cercarla. Palestinesi ed Israeliani devono esserne consapevoli. I leader hanno la responsabilità delle violazioni della persona umana che continuano in questa terra. Per pretesti politici non fanno altro che alimentare paura e vendetta». Ai leader dei due popoli Sabbah ha ricordato che «ogni uomo è immagine di Dio. La persona è luogo santo per eccellenza. I luoghi non hanno alcun valore se sono privi della presenza di Dio. Mettiamo da parte il conflitto e purifichiamoci». «Una realtà nuova deve nascere in Israele e Palestina – ha concluso – e lo Spirito di Dio deve essere accolto perché guidi i responsabili alla creazione di una terra nuova e di un uomo nuovo. La Terra di Dio merita un trattamento migliore da parte degli uomini che la governano». Nella stessa celebrazione analogo appello è stato lanciato da mons. Nelson Viola, della Caritas Internationalis che ha proposto alcuni obiettivi per conseguire la pace: «non più egoismo ma altruismo, cura per ciò che appartiene agli altri e difesa dei diritti di tutti; per giungere alla pace dobbiamo pensare a dare invece di ricevere, di soffrire invece di cercare aiuto, di aprirci all’altro e non di chiuderci». «In questo modo avremo fatto qualcosa di concreto per la pace, per coloro che soffrono che sono poveri e che vivono nel pericolo». Sir