Toscana

TERRA SANTA, SABBAH A VESCOVI USA-UE: FERMARE LA GIUDAIZZAZIONE DI GERUSALEMME

(Gerusalemme) “A Gerusalemme stiamo vivendo un momento unico di aggressività da parte del Municipio e del Governo”. Così il patriarca latino emerito di Gerusalemme, Michel Sabbah, denuncia “l’ebraicizzazione della Città Santa” portata avanti da Israele attraverso tutta una serie di misure come l’avviamento di nuovi programmi edilizi a Gerusalemme Est, sfratti e demolizioni. Non solo, aggiunge Sabbah, parlando al SIR a margine dei lavori del Coordinamento delle Conferenze episcopali Usa e Ue a favore della Chiesa della Terra Santa e dell’Assemblea dei vescovi cattolici della Terra Santa (Hlc 2011), in corso in questi giorni proprio a Gerusalemme, “le autorità israeliane stanno togliendo la carta di identità agli arabi israeliani, per farli andare via, confiscano case, allontanano i loro abitanti per farvi risiedere gli israeliani. Vogliono giudaizzare la città, ma ciò che fanno è contro la storia. Credono in Dio? Ma Dio ha fatto la storia, Gerusalemme era ebraica 2000 anni fa ma oggi è anche cristiana, musulmana e si deve rispettare la volontà di Dio”. Sabbah si appella alla comunità internazionale affinché “blocchi l’ebraicizzazione di Gerusalemme che non è riconosciuta da nessun Paese come annessa, è occupata. Tocca alla comunità internazionale agire per fermare l’aggressività che in questo tempo si esercita in modo particolare. La gente ha bisogno di protezione speciale. Il carattere comune della città, cara alle tre fedi, deve essere mantenuto”. Anche il patriarca latino, Fouad Twal, aprendo i lavori di Hlc 2011, aveva espresso preoccupazione per “l’estremismo della destra israeliana che invade sempre di più Gerusalemme cercando di trasformarla in una città solo ebraica, escludendo le altre fedi”.Sir