Toscana

TERREMOTO HAITI, MORTO ANCHE ARCIVESCOVO: CHIESE MOBILITATE PER I TERREMOTATI, APPELLO DEL PAPA

L’agenzia missionaria Misna riferisce che dopo la violenta scossa di terremoto che ha colpito Haiti, sarebbe stato ritrovato tra le macerie il corpo senza vita di mons. Serge Miot, arcivescovo di Port-au-Prince. Sarebbe morto anche il capo della missione di pace delle Nazioni Unite, il tunisino Hedi Hannabi. Tra le vittime anche 12 caschi blu dell’Onu. Sono stati seriamente danneggiati il Parlamento, il Palazzo presidenziale e la cattedrale. Il cordoglio e la solidarietà del Consiglio Mondiale delle Chiese alla popolazione di Haiti. In un comunicato diffuso questa mattina, il segretario generale Olav Fykse Tveit si è anche appellato alle 349 chiese membro affinché si mobilitino in tutti il mondo per dare “un sostegno immediato alle iniziative di aiuto”. “Il forte terremoto che ha scosso la nazione caraibica di Haiti durante la notte – si legge nella dichiarazione – è l’ennesima di una serie di catastrofi naturali che hanno colpito questa nazione già vulnerabile e tra le più povere dell’emisfero occidentale”. Da qui “il cordoglio e la solidarietà con il popolo di Haiti” che – scrive Olav Fykse Tveit – ancora una volta vive “una grande angoscia, tra danni e morte”. Il consiglio mondiale delle chiese sottolinea che già nel 2004 oltre 3.000 persone sono morte a causa del passaggio sulla città a nord-ovest di Gonaives dell’uragano Jeanne e che nel 2008 una tempesta tropicale ha attraversato la regione. Il comunicato è soprattutto un appello alla solidarietà: “Il popolo di Haiti dovrebbe sperimentare il sostegno immediato e l’aiuto”. Attivata immediatamente l’ACT (Action by Churches together), organismo internazionale che opera a sostegno delle popolazioni colpite da emergenze, che da Ginevra sta coordinando gli aiuti.Un appello alla “concreta solidarietà” al “fattivo sostegno”della comunità internazionale in favore della “drammatica situazione in cui si trova Haiti”. A rivolgerlo è stato oggi il Papa, al termine dell’udienza generale di oggi, prima dei saluti in lingua italiana. “Il mio pensiero va – le parole di Benedetto XVI – alla popolazione duramente colpita, poche ore fa, da un devastante terremoto, che ha causato gravi perdite in vite umane, un grande numero di senzatetto e di dispersi e ingenti danni materiali”. “Invito tutti – ha proseguito il Santo Padre – ad unirsi alla mia preghiera al Signore per le vittime di questa catastrofe e per coloro che ne piangono la Scomparsa”. Il Papa ha inoltre assicurato la sua “ vicinanza spirituale a chi ha perso la propria casa e a tutte le persone provate in vario modo da questa grave calamità”, implorando da Dio “consolazione e sollievo nella loro sofferenza”. “Mi appello alla generosità di tutti – il cuore dell’appello – affinché non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessità e di dolore, la nostra concreta solidarietà e il fattivo sostegno della comunità Internazionale”. La Chiesa Cattolica, da parte sua, “non mancherà di attivarsi immediatamente tramite le sue Istituzioni caritative per venire incontro ai bisogni più immediati della popolazione”, ha assicurato Benedetto XVI.Sir