Toscana

THAILANDIA, COLPO DI STATO: DICHIARATA LEGGE MARZIALE IN ATTESA DI NUOVO PREMIER

Il ‘Consiglio monarchico delle riforme democratiche’ – il gruppo di militari che ieri ha preso il potere in Thailandia, in un gesto annunciato come “temporaneo” e per riportare “l’unità nel paese” – ha proclamato la legge marziale, vietato riunioni pubbliche con più di cinque persone e imposto la censura ai mass media. I canali televisivi internazionali sono stati oscurati, mentre quelli nazionali trasmettono da ieri la foto della famiglia reale tailandese con un sottofondo di canzoni patriottiche, ma i quotidiani e i siti internet continuano a funzionare normalmente. I militari hanno anche abrogato la Costituzione del 1997, sciolto il Parlamento e la Corte Costituzionale.

I carri armati, tutti con legato intorno alla canna del cannone un nastro giallo simbolo di fedeltà al re, isolano l’accesso al centro della città, dove sono le sedi istituzionali, e presidiano i luoghi più importanti, inclusa la piazza Reale. Le scuole sono rimaste chiuse oggi ma per il resto la vita cittadina a Bangkok sembra proseguire normalmente con negozi e uffici aperti.

Non è ancora chiaro quale sia l’appoggio popolare a questo colpo di stato che ha estromesso dal potere il controverso primo ministro Thaksin Shinawatra, magnate della telecomunicazioni e uno degli uomini più ricchi del paese, mentre questi era a New York per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu; la Thailandia ha una lunga tradizione di golpe, per la maggior parte svoltisi in maniera incruenta, l’ultimo dei quali risale al 1991, ma che fallì sotto le pressioni di una massiccia protesta di piazza. Il comandante in capo dell’esercito Sonthi Boonyaratkalin, che ha guidato il colpo di stato e che la stampa tailandese descrive come un uomo finora noto per la sua posizione “apolitica”, ha fatto ieri sera una breve apparizione alla televisione accompagnato da due altri generali: “Il primo ministro (Shinawatra) ha creato una frattura nel paese senza precedenti, diffuso la corruzione e il nepotismo” ha detto.

Secondo un comunicato diffuso dai militari, il ‘Consiglio monarchico delle riforme democratiche’ è composto dai capi delle forze armate e dal capo della polizia e ha al suo vertice il monarca Bhumibol AdulyadejRama IX, questo il suo titolo ufficiale, appoggi direttamente il golpe. Il generale Boonyaratkalin ha annunciato oggi un nuovo primo ministro “entro due settimane”.

Tra i possibili ‘candidati’ all’incarico, la stampa tailandese fa il nome del governatore della Banca della Thailandia Pridiyarthorn Devakula, rientrato nella notte con urgenza dalla riunione annuale del Fondo Monetario Internazione a Singapore; altro nome circolato è quello del generale in pensione Surayudh Chulanont, personaggio rispettato dalla popolazione e presidente del consiglio privato della Corona. Sempre la stampa tailandese riferisce che il vice primo ministro (nonché generale della polizia) Chidchai Vanasatidya è stato posto sotto custodia dai militari, come anche il generale dell’esercito Ruengroj Mahasaranond, uomo di fiducia di Thakisn Shinawatra, che avrebbe potuto organizzare una controreazione dell’esercito.

Intanto il primo ministro tailandese ha lasciato nella notte New York diretto in una località sconosciuta; secondo la stampa di Bangkok si sarebbe recato a Londra dove ha importati proprietà immobiliari e dove sarà probabilmente raggiunto dalla famiglia già riparata a Singapore. Il colpo di Stato avviene a due mesi dalle attese elezioni politiche che avrebbero dovuto rimpiazzare le elezioni del 2 aprile scorso, convocate anticipatamente da Shinawatra (per sedare le pesanti critiche contro di lui dopo il coinvolgimento in uno scandalo finanziario) ma il cui esito era stato annullato dalla Corte Costituzionale.Misna