Toscana

TOSCANA, PARLAMENTO DEGLI STUDENTI DI RITORNO DALLA SICILIA

Arriveranno a Firenze in treno domattina, i ragazzi e le ragazze del Parlamento toscano degli studenti che hanno partecipato al viaggio di istruzione in Sicilia, a Palermo e provincia. Un viaggio all’insegna dell’educazione alla legalità, che ha avuto come filo conduttore la ricerca dei tanti esempi di opposizione alla mafia da parte di associazioni e istituzioni, che contribuiscono a costruire una società civile più sana. I ragazzi sono arrivati alla fine del viaggio, iniziato lunedì scorso, con una certezza: se è vero che la Sicilia è terra di mafia, è vero anche che è terra di antimafia, tanto più fertile quanto più le diverse esperienze sanno mettersi in rete. E’ di questo che gli studenti hanno parlato, ad esempio, con Nicolò Maenza, presidente del Consorzio Sviluppo e legalità e sindaco di Camporeale, poco meno di 4000 abitanti, nelle colline interne della provincia palermitana. “I grandi hanno sempre bisogno di qualcuno che gridi ‘Il re è nudo’, e meglio dei giovani non lo sa fare nessuno”, ha dichiarato Maenza, accogliendo i ragazzi.

Il Consorzio riunisce 8 Comuni, di differenti colori politici, accomunati dall’intenzione di fare dei beni confiscati ai mafiosi un simbolo della lotta alla mafia. I beni, secondo la legge, vengono infatti trasferiti ai Comuni che a loro volta possono affidarli in gestione per finalità sociali o istituzionali; così, edifici e terreni che un tempo facevano parte del patrimonio dei boss mafiosi, diventano scuole, biblioteche, caserme, sedi di associazioni e cooperative sociali. Una delle realtà più attive su questo fronte è l’associazione Libera, che comprende una serie di sigle a livello nazionale e locale ed ha attivato alcune cooperative sociali per produrre, nelle terre confiscate, prodotti agricoli “antimafia”. I ragazzi del Parlamento degli studenti hanno potuto conoscere in particolare le cooperative ‘Lavoro e non solo’ e ‘Placido Rizzotto’, che gestiscono anche i terreni una volta appartenuti a Totò Riina e ad altri boss in vista.

Molto colpiti da queste esperienze gli studenti del Parlamento toscano, che sul versante istituzionale hanno incontrato anche Pippo Cipriani, assessore ai beni confiscati del Comune di Bagheria ed ex sindaco di Corleone. Più di tutto è stato il coraggio e la determinazione delle tante persone incontrate a suscitare l’interesse e le domande dei ragazzi.

Nei giorni precedenti, i giovani rappresentanti degli studenti toscani avevano potuto conoscere anche gli amici ed i familiari di Peppino Impastato, e ancora Rita Borsellino e Gregorio Porcaro, l’ex viceparroco di don Pino Puglisi, attivo nel difficile quartiere Brancaccio di Palermo. Proprio a Brancaccio gli alunni del liceo scientifico Basile avevano accolto la delegazione toscana mettendo in scena uno spettacolo teatrale su padre Puglisi, e proprio alla memoria di padre Puglisi il Consiglio regionale della Toscana nei prossimi giorni dedicherà il suo più importante riconoscimento, il Gonfalone d’argento. (cs-ab)