Toscana

TOSCANA, SÌ DEL CONSIGLIO REGIONALE A DISPERSIONE CENERI DOPO CREMAZIONE

Il consiglio regionale ha approvato ieri a maggioranza la legge che permette la dispersione delle ceneri derivanti dalle cremazioni dei defunti. La dispersione può avvenire – seguendo regole individuate dalla norma – all’intreno dei cimiteri, in mare, in montagna, nei laghi, fiumi e aree naturali, giardini e terreni privati. Il testo prevede che nei cimiteri possa essere installata un targa che ricordi nome, dati anagrafici del defunto e il luogo di dispersione delle ceneri. Per Federico Gelli, della Margherita, la legge rappresenta “un salto culturale di rispetto nei confronti della volontà dei cittadini”, ricordando che «la Chiesa cattolica ha abolito il divieto della cremazione”. «Per la dispersione – ha aggiunto Gelli – ci dovrà essere, prima della morte, un’ esplicita espressione di volontà da parte del defunto. Per salvaguardare il senso comunitario della morte è prevista la collocazione, su espressa volontà del defunto, di targhe commemorative nei cimiteri”. Per Angelo Passaleva (Margherita), vicepresidente della Regione, «questa legge è ben fatta, e penso che non contraddica i principi della fede cattolica e il rispetto delle persone”, mentre per Enrico Rossi (Ds), assessore regionale alla salute «la possibilità di ricordare il defunto con una targa nel cimitero salvaguarda la ritualità, anche con la dispersione delle ceneri”. Franco Banchi, dell’Udc, ha criticato «il taglio amministrativo di una legge che regolamenta un passaggio della vita, il cui significato va oltre un passaggio di penna». «Non mi sento di dire che sono contrario alla legge – ha spiegato Virgilio Luvisotti, di An – ma provo disagio nel considerare la parte che si riferisce alla dispersione delle ceneri”. Per Alberto Monaci, della Margherita «non possiamo obbligare chi non ce l’ha ad avere fede. La memoria più importante sta in quello che un uomo lascia, per ciò che ha fatto ed è stato nella vita». Lorenzo Zirri, Fi, ha annunciato il suo voto negativo, dicendo di essere «contrario alla dispersione, che mi appare riduttiva nei confronti della dignità della vita e della morte”. (ANSA).