Toscana

TOSCANA, WELFARE: PER SALVADORI PRIORITA’ SONO ANZIANI, IMMIGRATI E DISABILI

“Vogliamo costruire un sistema sociale toscano fondato su un welfare misto dove, accanto al pubblico, ci sia un contributo importante proveniente dal privato. Inoltre, vogliamo la partecipazione di tutti perché si torni alla costruzione di comunità solidali, reti di prossimità, legami di vicinato”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Gianni Salvadori, intervenendo, questa mattina, al convegno “Costruire il sociale”, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con la Fondazione Spazio Reale, presso il centro Polispazio di San Donnino, struttura costruita con i fondi del Docup. Le priorità indicate da Salvadori sono gli anziani, gli immigrati e i disabili.

“Per i circa 74 mila anziani toscani non autosufficienti – ha spiegato l’assessore – cercheremo in tutti i modi di realizzare il fondo per la non autosufficienza; gli immigrati vanno fatti partecipare alle scelte delle nostra società, propondendo percorsi di cittadinanza attiva che non si limitino soltanto al diritto di voto; per quanto riguarda i disabili, è necessario prestare attenzione soprattutto al futuro di queste persone e delle loro famiglie, investendo sul ‘Dopo di noi'”.

Salvadori, quindi, ha riassunto l’impegno della Regione in campo sociale, un impegno che, dal 2001 al 2005, si è tradotto in 468 progetti. “La Regione – ha aggiunto – ha speso di tasca propria 40 milioni di euro, altri 28 sono arrivati dallo Stato (quasi 5 milioni) e dall’Unione europea (circa 23 attraverso il Docup e il Feoga). In totale 68 milioni di euro che hanno permesso di attivare investimenti pari a oltre 163 milioni di euro”. Due le scadenze più importanti che impegneranno la Regione nei prossimi mesi.

“Innanzitutto – ha proseguito Salvadori – dobbiamo rispondere al taglio del 50% del fondo sociale nazionale. E la nostra sarà una risposta concreta perché vogliamo mantenere la rete dei servizi esistente nonostante la diminuzione delle risorse. Questa settimana firmeremo con tutte le parti sociali un patto importante per consentire il mantenimento dello stato sociale in Toscana. Poi – ha concluso – dovremo concentrarci sulla costruzione del Pisr (Piano integrato sociale regionale) per il 2006-2010, e per questo vorremmo coinvolgere tutto il territorio perché dal Pisr scaturiranno scelte strategiche importanti”. (ANSA).