Toscana

Terrorismo. In via Calzaiuoli a Firenze fioriere in 11 punti

A 24 ore dal Cosp di palazzo Medici Riccardi, scattano a Firenze le prime installazioni delle «fioriere antisfondamento», la misura scelta dal Comune, in accordo con la Prefettura e le forze dell’ordine, per scongiurare attentati terroristici in stile Nizza o Barcellona.

Le prime due sono state piazzate nella centralissima via Martelli, a poche decine di metri dal Duomo. A metà dello stradone in pietra, che poi è il tratto finale della linea che collega piazza della Libertà con piazza Duomo, i tecnici della mobilità di Palazzo Vecchio hanno disegnato una chicane tra il pilomat che stoppa l’accesso alla via e il Battistero. Piazzati i birilli, quindi, hanno fatto provare «l’escamotage” ad un camion della nettezza urbana della Quadrifoglio. Superato il test, visto cioè che le fioriere effettivamente rallentano la marcia dei mezzi, si è proceduto con il posizionamento vero e proprio delle prime due (saranno quattro in tutto, a coppie di due, in via Martelli).

Non new jersey o barriere di cemento, come emerso ieri al termine del vertice al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma «dissuasori di velocità», con il centro che resta aperto alla mobilità: e cioè ai mezzi di soccorso, della sicurezza e gli autorizzati. «Non sono passate neppure 24 ore dal Cosp – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Gianassi che ha vegliato sulle operazioni- e iniziano le prime installazioni di fioriere e non di new jersey, perché gli strumenti di protezione devono rispondere ai canoni estetici della città».

Per la verità le due pesanti fioriere, prese da piazza del Carmine e trasferite in centro, non sono messe benissimo: presentano rotture (forse legate al trasporto) e segni dell’usura e del tempo. Cosa che Gianassi nota, ma assicura: «Sono le prime operazioni, queste sono le fioriere che siamo riusciti a reperire nell’immediato. Continueremo in questo modo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, ma già su quelle installate i nostri tecnici faranno a breve interventi di abbellimento. E comunque si tratta di una situazione provvisoria perché, nel corso delle prossime settimane, vogliamo lavorare su progettazioni di altissima qualità per rendere questo sistema sempre più bello». Sono strumenti «utili, voluti dalle forze dell’ordine e accompagnate dove è possibile da una qualità estetica che merita la città».

Le fioriere antisfondamento piazzate in via Martelli a Firenze per arginare l’ipotesi attentanti «consentono il passaggio dei mezzi di emergenza o di sicurezza, come hanno calcolato i tecnici della mobilità, ma determinano significativi rallentamenti. Quindi rispondono a quella logica di tutela della sicurezza pubblica», ha assicurato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Firenze. Oltre a via Martelli sono sette le altre zone sensibili su cui la prefetture ha messo la lente di ingrandimento e chiesto di intervenire: via de’ Cerretani, via de’ Pecori, via dell’Oriuolo-piazza del Duomo, via dei Calzaiuoli, piazza San Lorenzo, Lungarno Diaz e piazza Santa Croce. Le operazioni, quindi «stanno continuando – spiega l’assessore – Squadre dell’amministrazioni sono già in altri luoghi per continuare le installazioni: ora per ora, giorno per giorno, continueremo con il piano con le fioriere che riusciamo nell’immediatezza a individuare e utilizzare. Nell’arco delle prossime giornate completeremo tutte le installazioni richieste».

Anche perché i punti sono otto ma, sottolinea Gianassi, «le fioriere di protezione molte di più». Solo su via Calzaiuoli, per esempio, Palazzo Vecchio immagina di piazzare le fioriere in 11 punti. L’ingresso di via Martelli è regolato da un pilomat, quindi perché iniziare proprio qui? «I pilomat, come le catene, sono strumenti ulteriori e apprezzabili, ma non sono stati ritenuti esaustivi dalle forze dell’ordine», risponde l’assessore.