Toscana

Toscana, la costa si è unita

La soluzione del contenzioso sul corridoio tirrenico, il completamento della Cecina-Civitavecchia, il raddoppio della Pontremolese, la metropolitana di superficie nell’area Pisa-Livorno-Lucca con collegamenti fino a Massa e Carrara e il potenziamento delle direttrici ferroviarie Livorno-Pisa-Empoli-Firenze e Viareggio-Pistoia-Firenze.

Sogni? No, buoni propositi. O meglio, alcuni dei buoni propositi e impegni Regione, le amministrazioni provinciali di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara e sei comuni (insieme ai quattro capoluoghi di provincia anche gli enti locali di Viareggio e Piombino) hanno messo nero su bianco lunedì scorso al «centro Maccarrone» di Pisa.

L’area vasta della costa, dunque – un milione e 330mila abitanti, un terzo dell’intera popolazione della Toscana – può contare adesso su un «patto» tra enti pubblici. Ma l’intesa nasce «zoppa». Infatti il Comune di Lucca, tramite il sindaco Antonio Fazzi si è chiamato «fuori».«Con questa intesa unitaria – ha commentato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini – intendiamo ottimizzare gli interventi che possono contribuire al rafforzamento dello sviluppo dell’intera area, cominciando dalle infrastrutture».

Secondo Gino Nunes, presidente della Provincia di Pisa con l’intesa «si chiude una fase di confronto e di elaborazione di idee, nella quale si è evidenziato il terreno di un impegno comune e solidale tra la Regione e gli enti locali dell’Area costiera. Abbiamo adesso la possibilità di raggiungere importanti obiettivi in termini di mobilità di persone, merci ed informazioni nel territorio di queste quattro province e tra queste e l’ambito regionale, nazionale, internazionale».

L’intesa riguarda anche l’informatizzazione dell’area e l’integrazione tra risorse ambientali e culturali. Si rafforza anche l’impegno per il monitoraggio satellitare delle coste, per l’incentivazione dell’itticoltura, della lotta all’erosione costiera e alle infiltrazioni saline nelle falde acquifere, per la creazione di un Parco tematico del mare, per la valorizzazione del patrimonio e dei sistemi culturali locali.A. B. Il sindaco Fazzi: «Nascerà senza il comune lucchese»«A queste condizioni, l’Area Vasta della Toscana nord-occidentale nascerà senza la città di Lucca, senza la partecipazione del comune capoluogo». È quanto afferma il sindaco di Lucca, Pietro Fazzi. «È una decisione obbligata – continua – che grava per intero sul presidente della Regione, Martini, il quale ha la responsabilità di aver inaugurato, già nei mesi precedenti le amministrative, una stagione di vere e proprie disattenzioni nei confronti del Comune di Lucca, a vantaggio delle altre città politicamente allineate con il governo regionale». L’intesa sottoscritta è, secondo il sindaco, «un documento che presenta tante e tali lacune, relativamente al territorio lucchese, da scoraggiare qualunque tentativo di possibile osservazione in merito. A proposito del tema infrastrutture , ad esempio, è del tutto assente la questione della Lucca-Modena, che il governo nazionale – e non un qualsiasi comitato locale – ha inserito tra le sue priorità programmatiche, accogliendo in toto la posizione del comune di Lucca e della maggioranza delle forze politiche, compresa la parte moderata del centrosinistra».«Nel documento sull’Area Vasta – continua Fazzi – inoltre, è del tutto assente la questione-sanità, come se non fosse proprio questo uno dei temi-cardine da affrontare a livello interprovinciale. Ma è un’assenza comprensibile, se vista alla luce delle recenti decisioni assunte dall’Azienda sanitaria n. 2 di Lucca e dalla Regione Toscana, attraverso il suo management locale: nell’ultimo anno e mezzo, infatti, sono stati nominati ben otto nuovi primari, nessuno dei quali, però, di Lucca, ma tutti provenienti da fuori. Risultato: per i prossimi vent’anni non sarà possibile, di fatto, la formazione, a Lucca, di una classe medica dirigente».

«Se è questa l’Area Vasta voluta dalla Regione Toscana – afferma ancora il sindaco – Lucca non ci sta. Non ci interessa svolgere il ruolo insignificante di comparsa».