Toscana

Tragedia sfiorata sul treno: un finestrino si stacca

Panico, stupore e tanta rabbia sul regionale 11805. Ieri pomeriggio, sul treno partito da Firenze Statuto alle ore 17,45 e diretto nel Valdarno e ad Arezzo, stracolmo di passeggeri, si è sfiorata la tragedia: mentre il treno si approssimava verso la stazione di Figline, un finestrino (in metallo e vetro dal peso di alcuni chilogrammi) improvvisamente si è staccato e come un proiettile di artiglieria è piombato all’interno dello scompartimento occupato da 8-9 passeggeri.

«Fortunatamente anche questa volta – ha commentato il Consigliere regionale PdL Stefano Mugnai che sulla questione ha presentato un’interrogazione urgente in Regione – è andata bene. Ma la situazione è, sinceramente, insostenibile. E lo dico con cognizione di causa dato che sono 25 anni che faccio il pendolare ferroviario avanti e indietro tra Firenze ed il Valdarno».

«Va bene – ha continuato Mugnai con amara ironia – che ormai i pendolari toscani ai ritardi, alla sporcizia, al caldo d’estate ed al freddo d’inverno c’hanno fatto l’abitudine. Va bene che ormai i pendolari valdarnesi e aretini sanno bene cosa significhi viaggiare in piedi, stipati fin dentro i bagni ed i disimpegni. Va bene che per questo “servizio” dal 1° novembre si spende fino al 20% in più, ma addirittura rischiare la vita mentre si viaggia in piedi, occupando, perché non c’è più spazio altrove, anche il vano adibito al trasporto delle biciclette, perché un finestrino si stacca e vola all’interno della carrozza, è forse un po’ troppo».

«La misura è, davvero, colma. È un miracolo se il finestrino non ha colpito nessuno e se oggi possiamo raccontare questa vicenda senza i toni della tragedia. Questa mattina ho provveduto a protocollare un’interrogazione urgente. Ma più che di interrogazioni c’è bisogno di risposte, vere!», ha concluso Mugnai.