Toscana

Turismo. «Governare Airbnb», patto tra Firenze, Atene, Barcellona

L’alleanza a tre si struttura su cinque punti: «La condivisione delle best practices sul fronte della regolazione degli affitti turistici per elaborare azioni comuni e condivise sul contenimento del fenomeno in particolare nei centri storici; la condivisione di azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale delle città; l’adozione di strategie per aumentare la qualità della domanda e dell’offerta turistica, sia attraverso gli investimenti nelle infrastrutture legate a questo settore, che attraverso l’offerta culturale e la promozione di un turismo sostenibile» Nel patto, poi, si parla della promozione di «iniziative congiunte in Parlamento e commissione Ue per ottenere un piano a favore delle città europee sulla regolazione del fenomeno degli affitti turistici, anche attraverso provvedimenti normativi, e sull’uso sostenibile delle città d’arte con finanziamenti e supporto operativo alle politiche locali». Ma anche della «promozione di un meeting internazionale tra città turistiche europee e i principali player mondiali della sharing economy, anche con il supporto dell’Unesco, collegato alla rete delle ‘sharing cities’ che si riunirà a novembre a Barcellona».

«La sharing economy applicata al turismo», quindi Airbnb e la locazione turistica, «sono fenomeni globali e complessi, che possono portare molti benefici alle nostre città a patto che vengano regolati per prevenire e affrontare i possibili effetti negativi». In sostanza «va gestito, non subito passivamente, sapendo che l’unione fa la forza», sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella. Per questo «ho proposto il patto di collaborazione tra Firenze, Atene e Barcellona», spiega. «Il nostro obiettivo – aggiunge – è anche quello di portare la questione a livello europeo, chiamando in causa Parlamento e Commissione europea, dal momento che la sharing economy e il fenomeno Airbnb riguardano settori che in parte di competenza comunitaria, come la libertà della concorrenza».