Toscana

Turismo. Operatori vedono rosa: attese +2 mln presenze in Toscana

Il dato considera non le presenze di singoli turisti, bensì il numero di pernottamenti. Viene atteso un incremento del 4% degli arrivi (3,3% per i turisti italiani, 4,4% per gli stranieri). Con un contraccolpo significativo sul fatturato, stimato in rialzo del 3,4%, che a sua volta dovrebbe trainare la redditività. I più ottimisti sono gli imprenditori del settore attivi nelle località di montagna e di mare. Del resto, il primo trimestre incentiva un sentiment di fiducia. Le prenotazioni per il periodo di aprile-maggio fanno registrare un livello di occupazione delle camere disponibili del 33,6% con picchi del 46,1% nelle città d’arte e del 36,4% in campagna.

Sono dati che ad avviso della Giunta regionale confermano la bontà della scommessa degli ultimi anni. Sia l’assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo, che l’agenzia di promozione hanno puntato molto sulla diversificazione dell’offerta. A fare da locomotiva è ancora una volta il settore balneare col 37% di pernottamenti totali. Complice l’attrattività della costa durante l’estate, quando le vacanze e il numero di notti trascorse sono mediamente più lunghi. «Il turismo non è solo Firenze – spiega Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica -. Dobbiamo cercare di valorizzare delle realtà che sono altrettanto affascinanti e belle, ma che ancora non hanno il giusto riconoscimento fra gli itinerari più battuti». Nella stessa città del David qualcosa sta cambiando: «Non è ipotizzabile dire a un visitatore che viene da Chicago o dalla Corea di non andare a vedere gli Uffizi – prosegue Peruzzini -. Vogliamo, però, fargli visitare assieme alla galleria e al Ponte Vecchio anche altri itinerari».

È un tema molto sentito anche dall’assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo: «Siamo sotto una pressione importante, abbiamo di fronte un’occasione di sviluppo rilevante e dobbiamo, se possibile, condizionare e governare i flussi, comprendere i fenomeni- dichiara-, raccontando la Toscana per intero e mitigando gli effetti potenzialmente di affaticamento sulle grandi polarità delle città d’arte». Firenze e mare a parte, i segnali incoraggianti vengono soprattutto dalle maggiori altitudini: dalla montagna. «Gli ultimi tre mesi sono stati strepitosi – riprende Peruzzini -. Dopo un’estate calda, durante la quale la gente è andata a prendere il fresco, è arrivato un inverno con tutti gli impianti sciistici aperti per buona parte della stagione. Non era mai successo negli ultimi 10 anni. Abbiamo avuto la neve fino al lunedì di pasquetta». Le stime per il 2018 sono molto rosee, anche se sarà difficile replicare questi numeri nella prossima stagione invernale. Sta di fatto che la montagna che era l’anello debole della catena torna a dare delle soddisfazioni tangibili. Un successo che complessivamente, secondo Ciuoffo, ha visto un contributo determinante della Regione: «Disponiamo della migliore agenzia di promozione a livello nazionale- sostiene-. Questo fatto ci viene riconosciuto dall’ente nazionale, l’Enit, ed è misurabile l’efficacia con la quale ad ogni azione corrisponde un miglioramento». L’altra spinta è arrivata dal digitale: il 50% del fatturato deriva, ormai, da prenotazioni fatte on-line. Il 94% delle strutture conta su un proprio sito web e 2 operatori su 3 promuovono la loro attività anche sui social.