Toscana

Tutela della salute in carcere: la Regione fissa gli obiettivi per il 2020

“La nostra Regione ha sempre garantito l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, sia liberi che detenuti. Ed è per questo che abbiamo voluto dare continuità a obiettivi e progetti individuati in passato e che, nell’anno in corso, potranno essere perfezionati e monitorati, per valutare il loro impatto sullo stato di salute della popolazione carceraria, adulta e minorile”. Lo ha affermato l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi nel sottolineare l’impegno della Regione Toscana “nella promozione della salute in ambito penitenziario, nell’inclusione sociale, e nel reinserimento lavorativo, così come nell’individuazione dei fattori di rischio che possono causare disagio psico-fisico”.

“Questo – ha precisato la Saccardi – è stato possibile grazie al dialogo continuo con gli organi della Magistratura e dell’amministrazione penitenziaria, sia in seno all’Osservatorio regionale permanente sulla Sanità penitenziaria, sia attraverso specifici tavoli istituzionali, che hanno portato alla stesura di appositi protocolli, utili alla costruzione di progetti, che tendono a conciliare le esigenze di tutela della sicurezza sociale con quelle di cura e riabilitazione del detenuto”.

Tra gli obiettivi prioritari per la tutela della salute in carcere per il 2020, individuati dalla delibera approvata lunedì 25 maggio dalla Giunta regionale: l’implementazione dell’assistenza psicologica, il monitoraggio delle azioni per prevenire il suicidio in carcere, il recupero e reinserimento sociale, il miglioramento delle condizioni di benessere psico-fisico, l’intensificazione della rete dei servizi e della qualità delle prestazioni, il consolidamento dell’utilizzo della cartella clinica informatizzata, interventi appropriati a favore dei bisogni di salute dei minori, monitoraggio e azioni a sostegno della popolazione detenuta con problemi di tossicodipendenza e/o salute mentale, formazione professionale.

I beneficiari delle azioni sono i detenuti senza distinzione di provenienza o di condizione di malattia, adulti e minori, pazienti psichiatrici destinatari di misure di sicurezza, persone condannate in misura alternativa, operatori sanitari e sociali operanti negli istituti penitenziari e nei servizi territoriali, personale delle strutture di accoglienza e di cura.

La Regione Toscana assegna anche 314.716,80 euro, per realizzare progetti annuali finalizzati a rafforzare l’assistenza psicologica nelle carceri, così suddivisi: € 201.216,00 per l’Asl Centro; € 83.751,00 per l’Asl Nord Ovest; € 29.749,80 per l’Asl Sud Est.