Toscana

UCRAINA, CORTE SUPREMA NON RATIFICA IL VOTO; ANCHE I SEMINARISTI GRECO-CATTOLICI TRA I MANIFESTANTI

La Corte suprema ucraina ha respinto questa sera la pubblicazione ufficiale dei risultati delle elezioni presidenziali tenutesi nel paese. Il candidato di opposizione Viktor Yushenko ha annunciato alla folla raccolta in piazza Indipendenza, a Kiev, la decisione della corte suprema di rinviare la pubblicazione ufficiale dei risultati del voto e l’ha definita: «la prima piccola compensazione» per l’impegno dei manifestanti. Yushenko aveva presentato oggi ricorso alla suprema corte contestando il risultato delle presidenziali di domenica accreditato dalla commissione elettorale, che ha assegnato la vittoria al candidato Viktor Ianukovic, appoggiato da Mosca.

A Kiev per manifestare a favore della “scelta elettorale del popolo ucraino”, anche i seminaristi greco-cattolici di Lviv, Drohobych, Ternopil, Ivano-Frankivsk e Uzhhorod. E’ quanto si apprende dall’agenzia cattolica “Risu” che sta seguendo le manifestazioni popolari e le iniziative di preghiera promosse nel paese dalla comunità greco-cattolica. Migliaia di persone – riferisce oggi la “Risu” – hanno partecipato il 22 novembre alla veglia di preghiera organizzata a Lviv dall’Univerisà cattolica e dal Seminario del “Santo Spirito” per “il trionfo della verità, della giustizia e della volontà del popolo ucraino alle elezioni presidenziali”. La veglia era presieduta dal vescovo Hlib Lonchyna della Chiesa greco-cattolica di Ucraina che ha dato voce ai sentimenti di “paura, insicurezza e ingiustizia” che sta vivendo in questi giorni il popolo. La preghiera ha preceduto un incontro pubblico che ha riunito sempre a Lviv circa 100 mila persone. Parlando ad una radio locale (“Luks”), il card. Lubomyr Husar, capo della Chiesa greco-cattolica di Ucraiana, ha detto: “Ripongo la mia speranza nel vero governo, perché non è possibile privare il popolo della sua speranza. E il popolo non fallirà, anche se i tempi sono molto difficili”.