Toscana

UFFICI POSTALI MINORI A RISCHIO, NASCE «TAVOLO» TRA REGIONE, UPI, ANCI E UNCEM

Un tavolo regionale permanente per monitare l’evolversi della situazione riguardo alla riduzi one dell’attività o alla chiusura degli uffici postali ubicati in piccoli comuni montani o in aree rurali disagiate. Regione, Upi, Anci e Uncem si sono incontrati oggi pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati per fare il punto su una situazione che rischia di avere gravi ripercussioni in molte zone della Toscana. “Ci sono al momento – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – almeno una sessantina di comuni, più o meno piccoli, che rischiano la riduzione dell’attività o la chisura dei propri uffici postali. La chiusura in particolare riguarderebbe circa venti realtà. Insieme ai presidenti di Upi, Anci e Uncem Toscana abbiamo deciso di costituire questo tavolo per monitorare costantemente la situazione. Personalmente mi attiverò con il Ministro Romani per sottoporgli la situazione”.Tra i primi passi concordati dal tavolo c’è la necessità di fissare un incontro con Poste Italiane. “Sarebbe opportuno capire dal direttore regionale di Poste Italiane – ha aggiunto Rossi – quali sono le intenzioni effettive. Spesso riduzione dell’attività o chiusura vengono decise in maniera unilaterale. Ritengo invece indispensabile un confronto per far capire loro che gli enti locali sono disponibili, con il sostegno della Regione, ad individuare forme di intervento che evitino la cessazione dell’attività. Si potrebbero ad esempio utilizzare uffici comunali o esercizi pubblici, pensare all’impiego di giovani che svolgono il servizio civile, oppure capire come avvalersi di sistemi innovativi e flessibili. Sul servizio postale – ha concluso Rossi – le regioni non hanno competenze dirette. Spetta alla Stato garantirlo, specialmente nelle zone montane o rurali dove le fasce della popolazione più penalizzate finirebbero per essere quelle anziane”.Soddisfazione è stata espressa da Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, il quale ha apprezzato il lavoro della Giunta.Non solo a ha ricordato che proprio questa mattina ha inviato al Ministro Romani una richiesta di incontro per avere chiarimenti e delucidazioni circa il nuovo Contratto di Programma stipulato tra Poste Italiane e Ministero dello Sviluppo Economico. “Alla luce dei disservizi postali già rilevati da tempo sui territori montani della Toscana – scrive Giurlani – vi è il timore che il nuovo Contratto di Programma possa portare in prospettiva ad un ulteriore aggravio dei suddetti disservizi in particolari aree geografiche già attualmente penalizzate nell’erogazione del servizio universale”.