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UGANDA, RIBELLI LRA RIBADISCONO CESSATE-IL-FUOCO UNILATERALE

I vertici dell’Esercito di resistenza del signore (Lord’s resistance army, Lra) hanno ribadito oggi, in un documento letto dal numero due del movimento Vincent Otti, di aver dichiarato un “cessate il fuoco unilaterale”, come anticipato alla MISNA il 4 agosto scorso da uno dei mediatori del governo di Kampala, Walter Ochora. “Affermiamo il nostro impegno nei negoziati di pace e a nome del generale Joseph Kony, capo di tutti i comandi del Lra, dichiariamo una cessazione unilaterale delle ostilità” recita la nota del movimento protagonista di vent’anni di violenze nei distretti settentrionali ugandesi e, seppur in misura minore, in quelli meridionali del Sudan.

“Con questo documento, con effetto immediato, ordiniamo ai nostri comandi di interrompere qualsiasi forma di ostilità contro le posizioni dell’esercito (ugandese, Updf, ndr) …speriamo che anche il governo dichiari una tregua così che le parti possano finalmente firmare un accordo bilaterale” si legge ancora nel documento diffuso oggi dai vertici del Lra.

Già il 1 agosto scorso la MISNA aveva raccolto una conferma alla tregua unilaterale offerta da Kony direttamente da Henry Oryem Okello, viceministro degli Esteri dell’Uganda, contattato a Kampala. “Prima di essere accettata questa proposta deve essere inclusa nei colloqui di pace a Juba, in Sud Sudan, dove riprenderanno gli incontri tra una delegazione del governo e una dei ribelli” aveva detto alla MISNA il vice-ministro riferendosi ai negoziati che riprenderanno la prossima settimana nel Sudan meridionale. La posizione del governo ugandese – che pur esprimendo apprezzamento per la proposta di tregua avanzata afferma che può essere accettata solo all’interno di un negoziato più ampio – è stata ribadita oggi anche dal ministro degli Interni ugandese Ruhakana Rugunda, che guida la delegazione del governo di Kampala a Juba.Misna