Toscana

UNICOOP FIRENZE: VERSO IL SUPERAMENTO DEL MODELLO DEGLI IPERMERCATI

(ASCA) – Accordo unitario per il nuovo contratto integrativo di Unicoop Firenze, che riguarda oltre 7.900 dipendenti in 103 punti vendita. L’accordo, che ora sarà sottoposto al voto dei lavoratori, èstato presentato stamani dal presidente del Consiglio di Sorveglianza Turiddo Campaini e dal presidente del Consiglio di gestione Golfredo Biancalani. L’accordo prevede, tra l’altro, la distribuzione ai lavoratori del 25% dell’utile netto commerciale conseguito, un bonus sul recupero degli sprechi del 20% delle somme recuperate, l’impegno al mantenimento dei livelli occupazionali e la trasformazione di 250 contratti da part-time a full-time. Prevista anche la presentazione di un piano annuale delle aperture domenicali e festive con sette festività che saranno escluse: 1° gennaio, Pasqua e pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, Natale e Santo Stefano. Campaini ha sottolineato l’impegno della Coop per la ”partecipazione” dei lavoratori sul modello tedesco. Però, per il presidente del CdS, i tempi non sono ancora maturi per un ingresso dei rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio, come accade in Germania. ”Anche se le imprese fossero disponibili – ha detto – non esistono ancora nel mondo sindacale le condizioni per arrivare a questo” perché c’è una ”parte rivendicazionista” ancora troppo forte. ”Però – ha detto ancora – cerchiamo di costruire le condizioni per arrivare anche a questo”. Campaini ha anche rivelato che Unicoop ha chiuso il primo semestre dell’anno con una leggera crescita (inferiore all’1%) rispetto all’anno scorso: la Cooperativa aveva chiuso il 2011 con 2,4 miliardi di fatturato. Campaini ha anche annunciato il ”superamento del modello degli ipermercati” e infatti i sei che Unicoop Firenze ha saranno ”trasformati” in ‘superstore’, con una riduzione delle superficie intorno al 40-50%. A proposito del tema delle aperture domenicali, Campaini ha spiegato che ”rispetto all’inizio dell’anno le abbiamo già ridotte. Comunque noi non apriamo in modo generalizzato e anche nei concorrenti mi pare che ci sia un ripensamento. Anche perché le domeniche non producono grandi risultati in questa situazione di mercato”.