Toscana

UNIVERSITA’ DI FIRENZE, GRAVI DIFFICOLTA’ BILANCIO; TAGLIO CORSI LAUREA DEL 30%

“Il bilancio d’ateneo presenta oggi gravissime difficoltà le cui cause sono legate alla mancata copertura degli incrementi automatici del costo del personale, frutto principalmente di scelte esterne su cui l’Università ha avuto e ha solo marginali capacità di incidere”. E’ un passo della relazione del rettore dell’ateneo fiorentino Augusto Marinelli nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2007-2008, svoltasi questa mattina in Palazzo Vecchio alla presenza del vicepremier Francesco Rutelli. Il rettore, che ha citato stralci del “Patto per l’Università” per delineare il quadro nazionale, ha aggiunto che, per aderire alle richieste di contenimento della spesa pubblica, nel bilancio preventivo 2008 l’ateneo ha contemplato “il blocco dell’accensione di nuovi mutui per gli investimenti edilizi e il limite delle assunzioni al 20% del turn over. In proposito, ha proseguito, “ricordo che nel 2006 l’ateneo aveva già deciso di bloccare i nuovi concorsi per il personale docente, pur non avendo allora ancora raggiunto la soglia del 90%”, cioé il tetto previsto per le spese di personale sul totale del Fondo di Finanziamento Ordinario trasferito dallo Stato alle Università. E’ necessario, però, che lo Stato faccia la sua parte in quanto esiste il rischio concreto di dissesto finanziario per molti atenei”.Durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2007-2008 il rettore Marinelli ha anche annunciato il taglio dei corsi di laurea di circa il 30% per razionalizzare e qualificare i percorsi, ma anche per permettere ai giovani di non ritardare gli studi. Sarà questo uno degli effetti della revisione della didattica che l’Ateneo fiorentino sta compiendo, sotto l’impulso della normativa nazionale, dopo una valutazione della riforma del 2001, quella del cosiddetto 3 + 2. L’eccessiva articolazione dei corsi, ha proseguito il rettore, ha avuto alcune conseguenze negative (difficile orientamento degli studenti, impossibiltà a coprire tutti gli insegnamenti con la docenza strutturata) che l’Università intende correggere. Per contrastare il fenomeno dei fuori corso o di chi abbandona prima della laurea, l’Ateneo si appresta a regolamentare anche la figura dello studente part time, che decide cioé volontariamente di articolare il suo percorso in tempi più lunghi. In crescita costante i laureati: per facilitarne l’occupazione saranno attivi dal prossimo anno, in collaborazione con l’Azienda per il Diritto allo Studio e la Regione Toscana, sei sportelli di orientamento al lavoro. Oltre alla riforma della didattica, l’Ateneo sta portando a conclusione anche il lavoro di revisione dello Statuto: nel nuovo testo, ora all’approvazione del Ministero, compare anche l’impegno ad assumere un codice etico. (Fonte: Ansa)