Toscana

UNIVERSITA’: IRPET, IN TOSCANA AUMENTANO ISCRITTI E LAUREATI

In Toscana gli ingressi nel sistema universitario sono aumentati nonostante la riduzione, dovuta al calo demografico, dei diciannovenni. Aumentati anche i laureati. Emerge dall’anagrafe degli studenti toscani realizzata dalla Regione Toscana e dall’Irpet in collaborazione con i tre atenei di Firenze, Pisa e Siena. Durante gli anni di applicazione della riforma – spiega una nota diffusa dalla giunta regionale – il rapporto tra immatricolati e i diciannovenni è aumentato dal 55% al 59%. Circa una matricola su cinque (20%) si iscrive per la prima volta ad un corso universitario dopo uno o più anni dal conseguimento della maturità, e l’11% addirittura dopo 5 anni dal conseguimento del diploma di maturità. Dall’analisi emerge che quasi un terzo degli immatricolati proviene da fuori regione (26%). La quota di fuori sede non toscani è particolarmente alta a Siena (35% del totale immatricolati), mentre è inferiore a Pisa (28%) e Firenze (21%). Il bacino di provenienza è quello delle regioni meridionali, in particolare Sicilia, Campania, e Calabria. Lettere e filosofia è la facoltà che attrae, in termini relativi, il maggiore numero di matricole (16%), seguita da ingegneria (12%). Appena al di sotto si collocano economia, scienza matematiche fisiche e naturali, medicina e giurisprudenza (tutte intorno al 10%). Restano rilevanti gli abbandoni al primo anno: ancora oggi circa uno studente su cinque (22%) non si riscrive al secondo anno di università. I tassi di abbandono più elevati si registrano a lingue e letterature straniere, agraria, economia (tutte intorno al 27%), mentre quelli più bassi appartengono alle facoltà di medicina (15%) e farmacia (14%). La riforma degli ordinamenti didattici – emerge sempre dall’indagine – sembra avere stimolato la produttività degli studenti. Si nota infatti che è aumentata sia la quota di laureati al terzo anno (dall’8% al 16%), sia il numero di crediti sostenuto su quelli previsti: dal 42% al 51% a primo anno e dal 52% al 57% al secondo anno. “Lo studio mette in luce la qualità complessiva del sistema universitario toscano – osserva l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Gianfranco Simoncini – che vanta un tasso di successi superiore a quello medio italiano e costituisce una fonte di attrazione di studenti a livello nazionale e internazionale. Un altro fattore che emerge è quello del forte impegno della Regione per garantire il diritto allo studio, con una forte crescita dell’erogazione di borse ed alloggi che è pari al 9% del totale nazionale, a fronte di una quota di iscritti toscani che è pari solamente al 7% di tutta la popolazione universitaria”.(ANSA).