Toscana

UNIVERSITA’ TOSCANE INSIEME PER PROMUOVERE UNA CULTURA DI PACE; NASCE CENTRO INTERUNIVERSITARIO

Di fronte alla guerra, al terrorismo e ad una crescente conflittualità etnica e sociale che riempie le cronache di tutti i giorni, le università toscane si uniscono per sviluppare una cultura della pace, dei diritti umani, della comunicazione e della cooperazione. Gli atenei di Siena, Firenze e Pisa e la Scuola Sant’Anna di Pisa – da anni tra le più attive in Italia in questi campi – hanno infatti costituito nei mesi scorsi il Centro interuniversitario di ricerca per la pace, l’analisi e la mediazione dei conflitti (Cirpac). Un centro, presentato ufficialmente oggi a Palazzo Bastogi a Firenze alla presenza del presidente della Toscana Claudio Martini e dell’assessore alla cooperazione Massimo Toschi, che nasce grazie anche al sostegno della Regione e che ha tutte le carte in regola e la voglia per diventare un polo di eccellenza a livello non solo nazionale ma anche internazionale. Tra le novità una scuola congiunta di dottorato, con un corso di tre anni, al via ad ottobre. “Oggi assistiamo ad un uso ambiguo della parola pace, fino a ridurla a copertura di azioni di guerra – sottolinea l’assessore alla cooperazione, al perdono e alla riconciliazione con i popoli, Massimo Toschi – La guerra sta diventando non solo la dominante militare ma anche quella culturale, che detta i tempi alla politica.E’ anche finita la stagione del pacifismo ideologico ed è nato un nuovo pacifismo storico, capace di leggere i conflitti dalla parte delle vittime. In questo quadro, non di breve periodo, è necessario stimolare la ricerca e lo studio in un dialogo effettivo con altri centri di ricerca operanti in Europa e nel mondo. Per dare appunto nuove parole alla politica. L’esperienza del Sud Africa di Mandela, alcuni documenti della crisi israelo-palestinese, lapermanente conflittualita’ nei Balcani e la tragedia dell’Iraq mostrano il valore e l’urgenza di questa scelta”.

Unico in Italia, il Cirpac opera nel campo della ricerca e in quello della didattica. La sede è Arezzo, su internet l’indirizzo è www.cirpac.it (il sito sarà attivo da domani). Il centro studierà, attraverso anche uno specifico osservatorio, le relazioni e i conflitti tra le persone, i gruppi, le culture e gli stati, per meglio comprenderne le dinamiche ed elaborare metodologie di intervento che portino a una loro risoluzione non violenta.

Collaborerà, sul piano della didattica, con le università per proporre agli studenti un’offerta completa di corsi di studio sui temi della pace e della risoluzione dei conflitti, dalla laurea triennale alla laurea magistrale fino ai master e ai dottorati di ricerca. Il centro coordinerà anche progetti di educazione alla pace, alla intercultura e alle relazioni costruttive rivolti alle scuole. Tra i primi progetti del Centro c’è un master internazionale per esperti nella riabilitazione sociale e psicologica dei bambini che hanno subito un trauma da guerra.

Direttore del Centro è il professor Enrico Cheli dell’Università di Siena. Fanno parte del consiglio direttivo i professori Marcello Flores d’Arcais (Università di Siena), Franco Cazzola e Giovanna Ceccatelli Gurrieri (Università di Firenze), Giorgio Gallo e Fabio Tarini (Università di Pisa), Andrea De Guttry e Emanuele Rossi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa). L’approccio è di tipo interdisciplinare, grazie anche alla variegata composizione del comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte oltre 30 professori e ricercatori universitari di discipline che spaziano dalle scienze giuridiche e le scienze politiche alla storia e la sociologia, dalla psicologia e pedagogia all’economia ed informatica.

Il Cirpac è l’evoluzione delle tante attività scientifiche e didattiche che ciascuna delle università aderenti svolge già da anni per proprio conto e che adesso, grazie a questa collaborazione, potranno svilupparsi in nuove direzioni. L’ateneo di Siena – da cui è partita l’iniziativa – propone la scuola di dottorato di ricerca “Studi per la pace e risoluzione dei conflitti”, i master in “Relazioni interpersonali, comunicazione e counseling” e in “Diritti umani e azioni umanitarie”, e porta avanti una intensa attività formativa e di ricerca nei campi della comunicazione interculturale e interpersonale e della microconflittualità.

Gli atenei di Firenze e Pisa sono stati i primi e per ora unici in Italia ad aver attivato corsi di laurea esplicitamente incentrati sulla pace (a Firenze “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti”, a Pisa “Scienze per la pace”). Inoltre sono state promosse da tempo altre iniziative, come l’istituzione a Firenze di un Forum per la guerra e per la pace, le Scuole di pace e i laboratori di nonviolenza, e l’istituzione a Pisa del Centro interdipartimentale di scienze per la pace (Cisp).

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa infine svolge da anni un’intensa attività di ricerca scientifica e alta formazione a livello internazionale sui temi delle missioni internazionali di supporto alla pace, di assistenza umanitaria e sulle operazioni di monitoraggio dei diritti umani e delle elezioni. (com/wf)