Toscana

USURA, PRESENTATO BILANCIO FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE

 È un fenomeno in gran parte sommerso, difficilmente quantificabile, ma certamente nemmeno la Toscana ne è immune. E se rispetto ad altre regioni perlomeno pare non controllato dalla criminalità organizzata, il pericolo usura esiste e anzi è prevedibile che si accresca con la crisi economica che investe le famiglie e le imprese. Una minaccia rispetto alla quale il governo regionale, le forze dell’ordine e il volontariato non vogliono farsi trovare impreparati. Per questo sarà ulteriormente rafforzato l’impegno che già negli anni passati ha fatto registrare importanti risultati, a partire dall’apertura di sportelli in tutto il territorio. Sulla situazione in Toscana e sulle misure per farvi fronte si è parlato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, in un’iniziativa dal titolo “Crisi economica e facili illusioni: prevenire l’usura per aiutare famiglie e imprese” a cui per il governo regionale ha partecipato il vicepresidente. È stata l’occasione per illustrare i contenuti della nuova legge sull’usura che la giunta intende promuovere, nonché per fare il punto sull’attività degli sportelli del volontariato presenti in tutto il territorio regionale.In un’indagine condotta nel 2007 dal ministero dell’economia e delle finanze le province toscane sono state tutte inserite in una classe di rischio che va dal “medio-basso” al “basso”, ha spiegato il vicepresidente della Regione, ma questo non può assolutamente tranquillizzarci, anche perché sta sempre di più emergendo una diversa vittima dell’usura, che non è più solo l’imprenditore, ma anche il pensionato, il disoccupato, lo stesso lavoratore dipendente che si è indebitato, magari per una malattia in famiglia o perché con le sue retribuzioni non riesce più a far fronte a rate e a mutui. Tutte situazioni che la crisi può aggravare. Per queste ragioni stiamo lavorando a un nuovo testo per la prevenzione dell’usura e, più in genere, sull’uso consapevole del denaro.La nuova legge sull’usura. La creazione di una rete integrata di sportelli a supporto dei cittadini e delle imprese a rischio, che consolidi e sviluppi l’esperienza maturata in questi anni;  lo sviluppo di iniziative di informazione ed educazione sul terreno dell’uso consapevole e responsabile del denaro; la realizzazione di attività di studio e monitoraggio di un fenomeno che, per sua stessa natura, è sommerso e visibile solo nei suoi effetti più devastanti. Sono questi gli assi portanti della nuova legge per prevenire e contrastare l’usura a cui il governo regionale sta lavorando. Una particolare attenzione sarà posta alla promozione delle varie iniziative regionali sul microcredito e comunque sull’accesso a credito per le imprese.La prevenzione. Il sostegno ai soggetti a rischio, ovvero soggetti con difficoltà finanziaria ed esclusi dal credito bancario, si attua attraverso un fondo che per il 70% va ad alimentare i cosiddetti “Confidi”, cioè consorzi o cooperative istituiti da associazioni di categoria e ordini professionali, e per il 30% a favore di fondazioni e associazioni riconosciute.In Toscana esiste la Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura, che nei suoi primi 10 anni di attività ha erogato complessivamente 1.178 finanziamenti assistiti dalla sua garanzia per un totale di oltre 36 milioni di euro. In tutta la regione operano 32 Centri di ascolto (che mettono a disposizione volontari con specifiche competenze professionali), cui si possono rivolgere le persone fisiche, le famiglie, i piccoli imprenditori.Sempre nell’ambito della prevenzione in questi anni la Regione ha promosso campagne di comunicazione e finanziato progetti sull’uso consapevole del denaro nell’ambito dei bandi sull a cultura della legalità.Rilevante è stato l’impegno per lo sviluppo del microcredito che ha permesso di accedere a risorse imprenditori privi di garanzie bancarie, o del prestito sociale rivolto a persone in condizione di povertà.Anche il pacchetto anticrisi varato nel dicembre 2008 prevede forme di sostegno e fondi per le imprese e le famiglie indebitate, nonché prestiti per lavoratori atipici e studenti. (cs-Paolo Ciampi)