Toscana

Ucraina: diocesi Grosseto, partito per Khmelnytsky il terzo tir di aiuti

Sono stati caricati per lo più medicinali, cibo per bambini e adulti, prodotti per l’infanzia”. “La quantità di cose donate dai grossetani nei due punti di raccolta – viene spiegato – è talmente tanta che il tir ha potuto assorbirne solo una parte, ma è stato comunque importante questo carico, destinato alla città di Khmelnytsky, nel cuore dell’Ucraina, in una zona molto rischiosa perché a poche centinaia di chilometri dalla capitale Kiev”. I volontari raccomandano, per il momento, di non donare vestiario. L’urgenza adesso è per medicinali, siringhe, lacci emostatici, garze, disinfettanti, cibo a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia.

L’altra novità, prosegue la nota, è che ieri per la prima volta sul territorio grossetano due famiglie hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla diocesi. “Finora – spiega Luca Grandi, vicedirettore di Caritas – il bisogno non si era manifestato, perché i profughi arrivati da noi, nella maggior parte dei casi avevano parenti o amici sul territorio che già li attendevano oppure sono stati alloggiati, dalle istituzioni, in strutture reperite per questo scopo.

Da ieri, invece, si sta allargando la maglia dell’accoglienza anche a famiglie maremmane che avevano segnalato la disponibilità. Al momento sono arrivate un centinaio di email di persone pronte ad accogliere. Sono già state tutte contattate prima di tutto per dir loro grazie e, mano a mano che le istituzioni ce lo chiederanno, provvederemo a ricontattarle per verificare con loro la disponibilità all’accoglienza a fronte degli arrivi”. “Ieri – continua Grandi – sono stati accolti in una famiglia una mamma con un bambino e in un’altra una mamma con due adolescenti minorenni”.