Toscana

Una terra ricca… di mini-discariche abusive

DI MARCO LAPIMinidiscariche in Toscana, perfino di amianto, come quella trovata nella giornata inaugurale dell’iniziativa nientemeno che a Vallombrosa, celebre località della montagna fiorentina: questo l’allarme emerso al termine della dodicesima edizione di «Puliamo il mondo», la «tre giorni» organizzata da Legambiente che costituisce la versione italiana di «Clean up the world», iniziativa internazionale a cui hanno partecipato quest’anno contemporaneamente 109 paesi dei cinque continenti.

E da venerdì 23 a domenica 25 settembre la nostra regione si è fatta indiscutibilmente onore, risultando per il secondo anno consecutivo la prima tra quelle italiane in termini percentuali di adesioni sul totale di comuni. Piazze, strade, parchi, boschi sponde di fiumi (a cominciare da quelle dell’Arno) e persino fondali marini, sono stati restituiti più puliti alla collettività toscana. Aree di tutti e di nessuno, per la tutela delle quali hanno voluto fare un gesto concreto cittadini di tutte le età; comitati di quartiere, scout, famiglie ma anche pescatori, alpinisti, cacciatori e tanti altri.

In tutto, 50 mila volontari provenienti da 194 comuni toscani aderenti, hanno ripulito nell’arco del fine settimana 732 aree del territorio regionale da 500 mila tonnellate di rifiuti. All’appello di Legambiente hanno infatti, risposto con entusiasmo Comuni, Enti Parco, Comunità montane e tanti cittadini. Sono state coinvolte oltre 135 scuole con 800 classi, per più di 20 mila ragazzi partecipanti e 12 mila kit di pulizia distribuiti. Ma a fronte di una crescente sensibilizzazione ed un amplissimo coinvolgimento dei cittadini sui temi della difesa dell’ ambiente e del territorio, in Toscana, pur diminuendo la quantità complessiva di rifiuti raccolti, aumentano le mini-discariche: cresce cioè il numero di oggetti ingombranti abbandonati sul territorio.

Meno «rifiuti leggeri» come cicche, cartacce, bottiglie o lattine, e più lavatrici, stufe, pezzi di automobili, sanitari e motorini nascosti in aree verdi come boschi o, addirittura, nei pressi di riserve naturali. Ad esempio domenica 25, nel comune di Montepulciano, due discariche abusive di ingombranti sono state scoperte dei volontari di Legambiente nei pressi dell’Oasi Lipu del Lago di Montepulciano ed un’altra nella zona collinare dei Cappucini.

Tra gli oggetti accumulati, una cisterna per gasolio, la carcassa di un’auto, un vecchio giradischi, recinzioni di ferro, frigoriferi, pannelli, stufe e biciclette. Anche a Cantagallo, dove alla pulizia della zona hanno preso parte anche 25 detenuti della Casa Circondariale di Prato, è stata rinvenuta una mini-discarica di ingombranti, tra cui frigoriferi, stufe e copertoni.

«Le molte mini-discariche disseminate un po’ su tutto il territorio toscano – ha dichiarato il presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti – ci fanno supporre che molta gente non sappia neppure che esiste un numero di telefono in ogni comune per prenotare, presso il proprio domicilio, il ritiro gratuito di elettrodomestici, mobili o di qualsiasi altro tipo di ingombranti ci vogliano sbarazzare». E non sarebbe male, aggiungiamo noi, se a questo deficit di conoscenza si ponesse rimedio anche tramite adeguati spot pubblicitari, perché la Toscana resti pulita anche negli altri 362 giorni dell’anno.