Toscana

Unesco, una fondazione gestirà il patrimonio toscano riconosciuto

Questi gli obiettivi del progetto di realizzazione della Fondazione Patrimonio UNESCO Toscana, presentato stamani dal presidente Enrico Rossi insieme all’assessora alla cultura Sara Nocentini e dal professor Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Sulla scorta della positiva esperienza avviata da qualche anno in Sicilia la fondazione toscana potrà diventare il gestore del sistema dei siti UNESCO della Toscana. L’obiettivo, secondo il professor Puglisi, è quello di facilitare un’azione coordinata tra i diversi luoghi e il dialogo tra gli enti istituzionali di riferimento, a partire dalla Regione. Ma anche di creare delle ulteriori opportunità di sviluppo e valorizzazione, incanalando nella direzione giusta gli innumerevoli progetti di nuove candidature alla lista dei patrimoni dell’umanità nati da movimenti territoriali.Giusto tra pochi giorni si deciderà ad esempio, e sarà uno scontro forte, sulla candidatura italiana per i beni immateriali, e lo scontro sarà tra la Luminara pisana e l’Arte della pizza napoletana.

“La proprosta dell’UNESCO di prevedere un presidio regionale sul suo territorio rappresenta un grande riconoscimento al ruolo della Toscana e alla capacità dei suoi cittadini e delle sue istituzioni di essere all’altezza di un patrimonio storico, culturale e ambientale unico, che può bene essere considerato un museo diffuso, per quanto è distribuito – ha affermato da parte sua il presidente Rossi -. Noi ci metteremo subito a lavorare per realizzare questa idea, e conto di poter presentare già nel prossimo autunno lo statuto della fondazione toscana, in cui contiamo di coinvolgere appieno gli enti locali”.

“Abbiamo ancora tanta straordinaria bellezza da offrire al mondo, a cominciare dal suo paesaggio – ha aggiunto l’assessora Nocentini -. Un soggetto in grado di fare un lavoro coordinato e accurato per valorizzare i siti esistenti, e per promuoverne il riconoscimento di nuovi, non potrebbe che esaltare una naturale vocazione di questa regione, con benefici indubbi sul settore turistico e l’economia complessiva”.