Toscana

Unicoop Firenze taglia le aperture domenicali e festive

«Domenica è sempre domenica». Con questo slogan, Unicoop Firenze, una delle più grandi centrali cooperative italiane con un milione di soci e più di otto mila dipendenti, ha presentato il nuovo piano sulle aperture domenicali e festive. Gli oltre cento punti vendita, la maggior parte dei quali distribuiti sul territorio toscano, resteranno chiusi dieci festività nazionali su dodici (eccezione per il 1º novembre e l’8 dicembre), mentre quaranta supermercati apriranno la domenica solo per mezza giornata (chiusi tutti gli altri). «È una scelta valoriale e di sostenibilità economica – ha spiegato la presidente di Unicoop, Daniela Mori -. È stata però – ha precisato – una scelta difficile, controcorrente. Ma noi come cooperativa siamo chiamati a soddisfare i bisogni senza forzare i consumi».

Alla presentazione del nuovo piano di aperture, stamani a Firenze nella sede di Unicoop in via Santa Reparata, sono intervenuti tra gli altri il direttore di «Avvenire» Marco Tarquinio, il vicepresidente regionale di Confesercenti Alessio Lucarotti e la presidente nazionale di Italian film commission Stefania Ippoliti.

Per Tarquinio «iniziative “sussidiarie” di questo tipo hanno un valore importante in quanto viviamo nel tempo di poteri multinazionali che non hanno il senso del bene comune e che tengono sotto pressione la politica. Avere reso uguali tutti i giorni della settimana non ha portato nessun arricchimento. Al contrario ha saccheggiato il tempo di vita delle persone rendendole meno libere e più povere».

L’economista Leonardo Becchetti, in un intervento video, ha usato la metafora del «bolide con una gomma sgonfia» per dire che mai come ora possiamo accedere a una quantità immensa di beni a prezzi bassi a tutto scapito della qualità del lavoro. È pertanto necessaria, a giudizio di Becchetti, una «grande battaglia culturale ed economica per bilanciare le esigenze del consumatore con la qualità e la dignità della vita del lavoro».