Toscana

VIGNETTE SU PROFETA: PROSEGUONO MANIFESTAZIONI IN VARI CONTINENTI

Dal Medio Oriente all’Africa all’Asia non accennano a terminare manifestazioni, proteste e scontri per le vignette sul profeta Mohammed (Maometto) apparse mesi fa su un giornale danese e altri media europei. Ieri le dimostrazioni più violente sono avvenute a Nairobi, capitale del Kenya, dove la polizia ha disperso con gas lacrimogeni e colpi d’arma da fuoco un raduno di musulmani; un ragazzo di 19 anni è rimasto ferito e una persona è morta in un incidente d’auto provocato dalla confusione. Sempre sul fronte africano si segnalano manifestazioni a Kano, nel nord della Nigeria, e in alcune città egiziane, dove avrebbero partecipato a raduni di protesta circa 15.000 persone, calpestando e bruciando bandiere danesi e norvegesi.

Dall’altra parte del mondo, in Bangladesh, si è tenuta nella capitale Dhaka una delle manifestazioni più numerose di questi giorni, con circa 20.000 partecipanti che gridavano slogan contro i paesi europei. In Malesia migliaia sono scesi in piazza, per fortuna in modo pacifico, marciando da una moschea all’ambasciata danese di Kuala Lumpur.

In Pakistan e Afghanistan, già teatro nei giorni scorsi di simili iniziative, si sono tenute nuove dimostrazioni: nelle capitale Islamabad e in varie altre città pakistane i residenti non hanno esitato a scendere in strada a migliaia, mentre nella capitale afgana Kabul alcune centinaia hanno manifestato contro le vignette.

La violenza è arrivata fino al Kashmir indiano, e per la precisione nella capitale estiva Srinagar, che ha ospitato manifestazioni all’insegna della tensione. Ancora proteste anche a Gaza (Cisgiordania), Instabul (Turchia) e Teheran (Iran). Intanto Augustine Loorthusamy, presidente di Signis (Associazione cattolica mondiale per la comunicazione) ha riaffermato l’impegno della sua organizzazione per la libertà di espressione ed espresso solidarietà ai musulmani che hanno condannato le recenti violenze; ha aggiunto che “le provocazioni costituite dalle caricature non giustificano in alcun caso violenze e fanatismo” ed ha inviato i facinorosi a trovare soluzioni pacifiche. (Misna)

Islam e satira, polemiche e violenza

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