Toscana

Vada, 168 lavoratori della Knorr-Bremse volontari per un giorno al campeggio di don Cuba

Si sono rimboccati le maniche, hanno pulito le aree verdi e le casette, piantato alberi, sistemato la cucina e montato il telone per coprire l’area pranzo, il tutto per preparare la struttura all’arrivo degli ospiti, previsto per metà giugno. Oggi 168 dipendenti della multinazionale Knorr-Bremse, primo produttore mondiale di sistemi frenanti per veicoli commerciali e ferroviari, hanno trascorso una giornata di lavori utili al campeggio San Frediano di Vada, gestito dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze.

Ogni anno l’azienda Knorr-Bremse, dedica una giornata al volontariato sociale d’impresa: quest’anno l’azienda si è rivolta a Fondazione e insieme è stata strutturata l’attività al campeggio, che ogni estate accoglie per dei soggiorni al mare persone in condizione di fragilità, bambini e ragazzi con situazioni familiari difficili, profughi scampati a persecuzioni e conflitti, persone senza casa. L’anno scorso sono stati 350 gli ospiti, provenienti da 22 Paesi diversi.

“Siamo onorati che la Knorr-Bremse abbia scelto la nostra realtà per una giornata di volontariato, ci auguriamo possa essere un primo passo anche per collaborazioni future” commenta Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, presente oggi a Vada.

“La sostenibilità è un elemento fondamentale della nostra strategia aziendale – dice Simone Mantero, Ceo di Knorr-Bremse Rail Systems Italia – e il modo in cui il Gruppo pratica la solidarietà verso popolazioni sofferenti, la disponibilità ad aiutare, le donazioni e la dedizione personale di così tanti lavoratori della nostra azienda, si concretizzano nelle nostre iniziative di Local Care e nei nostri progetti di Global Care. Siamo orgogliosi di aver condiviso questo progetto di riqualificazione del campeggio della fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, perché ci piace collaborare con i più giovani, i ragazzi di oggi che rappresentano i nostri stakeholder, i nostri dipendenti ed i nostri investitori di domani”.

Il campeggio San Frediano è nato nel 1954 dall’idea del sacerdote fiorentino Don Danilo Cubattoli: dopo aver fatto un viaggio in moto per raggiungere la vetta del Kilimangiaro, in Tanzania, al ritorno, mosso dalla sua attenzione per i ragazzi più fragili del suo quartiere, si mise alla ricerca di un posto dove trascorrere con loro parte dell’estate. Lo trovò a Vada e qui nacque un luogo aperto a tutti. Oggi il campeggio, 10 casette in legno in una pineta a due passi dal mare, continua ad essere un luogo speciale, che rende possibile trascorrere qualche giorno di vacanza anche a chi non può permetterselo.