Toscana

Vita Indipendente, dalla Regione 9 milioni per il 2014

«Nei numerosi incontri che si sono susseguiti nel corso del 2013 – dice l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – avevamo promesso alle associazioni Vita Indipendente e Associazione Toscana Paraplegici che avremmo trovato tutte le risorse necessarie per far fronte alle esigenze che ci hanno sempre rappresentato. I 9 milioni stanziati oggi ci consentiranno di dare a quanti ne fanno richiesta (e vengono ritenuti idonei dall’apposita Unità di Valutazione Multidisciplinare) l’assegno che consente ai disabili di condurre una vita più autonoma, evitando il ricovero nelle residenze assistite».

IL PROGETTO. Vita Indipendente è un progetto della Regione Toscana, nato per garantire ai disabili gravi l’indipendenza della propria vita, evitando il ricovero nelle residenze assistite. Il progetto nasce in assenza di una normativa nazionale, di conseguenza il sostegno ai disabili di Vita Indipendente non è previsto nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). In Italia sono solo 4-5 le Regioni che, pur in maniera differenziata, hanno attivato iniziative di aiuto ai disabili.

In Toscana il progetto, rivolto alle persone con grave disabilità fisico-motoria, nasce in via sperimentale nel 2009, con l’obiettivo di consentire loro di vivere in casa propria, senza ricorrere alle strutture protette, e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia. I disabili che ne fanno richiesta vengono valutati da un’apposita Unità di Valutazione Multidisciplinare; in seguito alla valutazione, l’Asl assegna alle persone un assegno commisurato alle loro condizioni. L’assegno mensile varia da 800 a 1.800 euro. Le persone che l’hanno ricevuto finora sono circa 500, con i nuovi ingressi saliranno a circa 700.

Nel 2009 la Regione ha finanziato questo progetto con 2 milioni di fondi propri, saliti poi a 5.2 milioni nel 2012, fino agli attuali 7 milioni, con un incremento di 1.8 milioni nel 2013. Nell’agosto 2013, è stato deliberato lo stanziamento di un milione ulteriore, portando la cifra complessiva a 8 milioni. Per il 2014, 2015 e 2016, lo stanziamento è stato incrementato di un altro milione l’anno: 9 milioni per ciascuno dei tre anni. Ciò dimostra l’attenzione del governo regionale verso questo progetto e le persone interessate. Tutto questo è avvenuto mentre i governi nazionali riducevano il fondo nazionale per le politiche sociali da 2 miliardi agli attuali 300 milioni, praticamente azzerandolo.