Toscana

Volontariato in carcere, a Lucca 500 studenti a lezione di giustizia

L’iniziativa, dal titolo «Uno sguardo sul processo penale, dalle indagini agli esiti del giudizio ed oltre…» è un’occasione unica per i ragazzi per conoscere il funzionamento della giustizia con i suoi principi e i suoi limiti. E apre il mondo degli studenti al coinvolgimento del mondo delle professioni, come le Camere Penali, e del volontariato. Si svolgerà nell’Auditorium San Francesco grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per celebrare la giornata nazionale «A scuola di libertà».È organizzata dal Gruppo Volontari Carcere di Lucca che gestisce la Casa San Francesco, con la collaborazione della Consulta Provinciale Studenti e della Camera Penale di Lucca.All’incontro parteciperanno il sottosegretario al Ministero degli Interni Domenico Manzione – che alla Procura di Lucca ha ricoperto per molti anni il ruolo di Sostituto Procuratore -, l’avvocato Luigi Gino Velani, penalista del Foro di Lucca e docente di diritto processuale penale all’Università di Pisa, Salvatore Nasca, dirigente dell’Ufficio Esecuzione Pena  Esterna del Tribunale di Livorno. A moderare sarà il direttore di Volontariato Oggi Giulio Sensi. Nel corso della mattinata saranno proiettati spezzoni di filmati che offriranno spunti di riflessione sui temi trattati, con montaggio curato da «Video Cineforum Ezechiele 25-17».Un progetto, sostenuto dall’impresa Fosber, è portato avanti dal Gruppo Volontari Carcere di Lucca che da quasi 30 anni opera nel mondo del carcere. Da 10 anni il Gruppo Volontari Carcere organizza progetti di educazione alla legalità: con questa iniziativa porta un valore aggiunto al proprio percorso, coinvolgendo gli studenti per riflettere con loro tramite un approccio dialogico e di scambio comunicativo.Ai ragazzi verrà consegnato il libro di Cesare Beccaria «Dei delitti e delle pene», la prefazione di Stefano Rodotà nonché un intervento a tema di Papa Francesco e materiale informativo di approfondimento per conoscere il mondo del carcere. Il dialogo coi ragazzi sarà incentrato sul processo, le sue dinamiche, i protagonisti, il giudizio e le sue conseguenze, il significato della pena e della sua espiazione, anche attraverso forme alternative alla detenzione carceraria. «Esiste un sottile confine tra trasgressione e illegalità -spiega la coordinatrice del Gruppo Educare alla Legalità del Gruppo Volontari Carcere Silvana Giambastiani -. Vi sono comportamenti a rischio e una violenza che si nasconde dentro ciascuno di noi, fatta spesso di luoghi comuni e pregiudizi che si possono vincere solo approfondendo le questioni e aprendoci al confronto. I giovani restano gli interlocutori privilegiati per promuovere il continuo ed instancabile processo di cambiamento della società che guarda all’uomo perché sia assicurata in ogni contesto e circostanza la sua dignità».