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ZIMBABWE: DOCUMENTO DEI VESCOVI SULLA CRISI DEL PAESE. IL 14 APRILE, GIORNATA DI PREGHIERA E DI DIGIUNO

“Invitiamo tutti i fedeli alla Giornata di preghiera e di digiuno per lo Zimbabwe, il 14 aprile, che sarà seguita da un momento di preghiera il venerdì di ogni settimana, in tutte le parrocchie”. Si conclude così la lettera pastorale dei vescovi dello Zimbabwe, dal titolo “Dio ascolta il grido degli oppressi”, che verrà letta Domenica delle Palme in tutte le parrocchie del Paese. Nel documento – inviato all’Agenzia Fides e disponibile su www.evangelizatio.org – la Conferenza episcopale dello Zimbabwe si sofferma sulla crisi in atto nel Paese, chiedendo, tra l’altro, l’elaborazione di una nuova Costituzione per far uscire il Paese dalla situazione attuale. Lo Zimbabwe, infatti, sta attraversando la peggiore crisi umanitaria dai tempi della sua indipendenza. Le radici sono da ritrovarsi in diverse cause, tra cui il regime autocratico del presidente Robert Mugabe, le cui riforme sociali hanno acuito le tensioni interne. Proprio in questi giorni, il leader dell’opposizione Morgan Tsvangirai è stato nuovamente arrestato, poco prima di prendere parte a una conferenza stampa indetta per denunciare il grado di repressione nel Paese. “La crisi del nostro Paese – scrivono i vescovi – è essenzialmente una crisi della capacità di governo e una crisi di leadership oltre ad essere una crisi morale e spirituale”.

“Una ridotta minoranza della popolazione – proseguono i vescovi dello Zimbabwe – è diventata molto ricca da un giorno all’altro, mentre la maggioranza sta languendo nella povertà. Si è così creata una forte disparità tra ricchi e poveri”. Circa le difficoltà che il Paese sta attraversando, l’episcopato afferma: “Il sistema sanitario nazionale è stato completamente disintegrato a causa del prolungato sciopero dei medici, della mancanza di medicinali, della fatiscenza delle attrezzature essenziali. Nel settore educativo, gli alti costi delle tasse scolastiche, la mancanza di insegnanti e di risorse hanno portato all’arresto delle attività in diverse scuole pubbliche e negli istituti superiori. È in aumento il numero di studenti costretti a terminare gli studi… Strade, illuminazione stradale, reti idriche e fognarie sono in uno stato di fatiscenza molto seria”. Intanto, si è concluso ieri il vertice speciale della Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc) tenuto in Tanzania e dedicato principalmente alla crisi in Zimbabwe. Tra le richieste contenute nel documento finale: un invito al dialogo tra governo e opposizione in Zimbabwe, ma anche l’appello alla comunità internazionale di ritirare le sanzioni economiche contro il governo di Harare.

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