Toscana

Zero tolleranza per le mutilazioni genitali femminili, venerdì 6 una giornata di studio

In Toscana si sta lavorando da tempo per la stesura di procedure di intervento per prevenire, segnalare e sorvegliare le mutilazioni genitali femminili tra le bambine a rischio nell’ambito del programma regionale per il contrasto alle MGF.

Nel mondo 140 milioni di donne soffrono delle conseguenze delle MGF, di cui 3 milioni solo in Africa. In seguito all’immigrazione di massa, il problema è esploso anche in Europa, dove 500.000 ragazze e donne sono state mutilate e altre 180.000 ogni anno sono a rischio di esserlo.

In Toscana sono 27.000 gli immigrati provenienti dai 28 Paesi a rischio, dal Niger alla Guinea, passando per Camerun, Senegal, Egitto, Somalia e Kenya, solo per citarne alcuni. 8.481 le donne: si va dalle 2.761 della Asl 10 di Firenze alle 207 della Asl 12 di Viareggio. Su questi numeri è possibile, grazie ai dati già noti rilevati dalle Asl o dalle anagrafi, effettuare studi di valutazione per poter calibrare efficaci politiche di sensibilizzazione e formazione per prevnire il problema sul territorio regionale.

Al convegno del 6 febbraio si parlerà del Programma regionale per il contrasto alle mutilazioni genitali femminili, che attua l’Accordo Stato Regioni del dicembre 2012. E verrà illustrata una proposta di procedura per prevenire, segnalare e sorvegliare le MGF tra le bambine a rischio.